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Uno stadio al passo con i tempi: "E’ ora di riqualificare l’intera area"

Erica Mazzetti (FI) ricorda l’ex presidente laniero e rilancia il progetto presentato con Taiti. L’agibilità per 2000 spettatori non risolve i problemi della società e dei residenti della zona .

Quale visione per il futuro dello stadio, il più importante impianto sportivo di Prato? L’onorevole Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici e presidente dell’Intergruppo parlamentare Progetto Italia, interviene sull’argomento ricordando la figura di Andrea Toccafondi e soffermandosi sulla necessità di prendere decisioni in tempi rapidi.

"La scomparsa di un grande imprenditore, di un grande sportivo pratese, quale è stato Andrea Toccafondi - scrive Erica Mazzetti in una nota - dovrebbe essere un momento per riflettere seriamente sul futuro dello sport nella nostra città, in modo concreto e non demagogico. Siamo all’anno zero ed è così perché manca una visione sugli impianti, indispensabili per la crescita e la stabilizzazione di un movimento sportivo nella seconda città della Toscana. Duole constatare come la sindaca di Prato si faccia i complimenti da sola per aver concesso l’agibilità a 2000 posti nell’attuale impianto, arrivando - e questo è il punto più grave - a sostenere di aver “rispettato le promesse” fatte in campagna elettorale.

I casi sono due: o la sindaca pensa che siamo tutti smemorati o non dice il vero. In entrambi i casi è molto grave.Vorrei ricordare alla sindaca Bugetti, che dopo la mia presentazione con l’avvocato Massimo Taiti, promotore del progetto, proprio lei si disse favorevole e pronta a metterlo in atto da sindaco, era un progetto complessivo di riqualificazione e rigenerazione non solo dello stadio ma di tutto il contesto urbano sociale ed economico, così da renderlo più fruibile per tutti i cittadini.

Oggi la società pratese ha una struttura impiantiatica e gestionale non adatta al suo standard; non possiamo accontentarci e dobbiamo puntare a molto di più".Secondo la deputata quel progetto avrebbe risollevato il calcio pratese, risposto alle attese dei tifosi e riqualificata l’intera area.

"Il progetto che presentammo - prosegue la nota - avrebbe, per tempo, risolto i problemi dello stadio, della società e di tutto il contesto. Oggi, parlare di 2000 posti, per una città di 200 mila e passa abitanti, sono, se vogliamo essere buoni, un palliativo e se vogliamo dire il vero una presa in giro. Invito la sindaca e l’amministrazione comunale a valutare bene l’opportunità di questo progetto reale. Il tempo degli spot elettorali è finito: la città di Prato attende".