Uomini (meno) soli in coabitazione. L’antidoto all’emergenza abitativa

Progetto per disoccupati o padri separati senza casa: al Comune le utenze, agli inquilini l’affitto calmierato

Uomini (meno) soli in coabitazione. L’antidoto all’emergenza abitativa

Tre uomini a Poggio hanno aderito alla sperimentazione della coabitazione

Restare senza casa e senza la possibilità di accedere ad un alloggio popolare: è l’emergenza abitativa che colpisce talvolta le persone sole, in questo caso gli uomini. A Poggio a Caiano è partito un progetto pilota di “coabitazione“ per uomini soli. Può trattarsi di padri separati e con stipendio non più adeguato a sostenere un affitto (un problema anche questo scottante e di cui si è tornati a parlare a Prato nei giorni scorsi e del quale se ne era accennato un bel po’ di anni fa anche nei Comuni medicei ma senza arrivare a soluzioni concrete), può trattarsi di uomini che hanno perso il lavoro e poi la casa, oppure hanno un lavoro ma nessuno gli affitta neppure un monolocale. Da questo mese tre uomini, che per varie vicissitudini della vita si sono ritrovati soli, ora vivono sotto lo stesso tetto nel medesimo alloggio. Nell’aprile scorso, il Comune ha varato un nuovo regolamento per la gestione dell’emergenza alloggiativa: è stato predisposto un bando e, in collaborazione con le assistenti sociali, stilata una graduatoria delle persone in difficoltà e individuati gli alloggi. Un appartamento a Poggio, di proprietà del Comune, è stato ritenuto idoneo per la necessità emersa. Così tutti e tre ora abitano nello stesso alloggio e hanno sottoscritto un accordo che prevede di rispettare anche alcune azioni “di vicinato e di supporto“. Queste tre persone, si impegnano a piccole opere di volontariato negli spazi comuni e condominiali. Non solo: il progetto potrà essere integrato con le associazioni del terzo settore. Il Comune si fa carico delle utenze, mentre le tre persone pagheranno un affitto calmierato.

L’appartamento è dotato di due camere, un bagno e una cucina ed è stato arredato a spese del Comune. "Si tratta di un progetto sperimentale – spiega il sindaco Riccardo Palandri – che va ad aiutare tre persone in difficoltà che per vari motivi, anche avendo una famiglia, si sono trovate in una situazione di bisogno. Era giusto intervenire. A settembre, attingendo sempre dalla graduatoria, saranno assegnati altri due appartamenti a famiglie in difficoltà. Il nostro intento è quello di dare una casa a quanti si trovano in un momento particolare della loro vita".

A Poggio nel 2023, lo ricordiamo, è partito anche il progetto del “Dopo di noi“, in collaborazione con la Società della Salute, dedicato alla vita autonoma dei disabili e l’appartamento dove vivono insieme si chiama “I colori di Elisa“, in memoria di Elisa una giovane, scomparsa e che tutti in città conoscevano e apprezzavano.

M. Serena Quercioli