REDAZIONE PRATO

Va in diretta la lite show Curcio-Sciumbata

Toni accesi, grida e accuse reciproche in Commissione sanità prima della sospensione della seduta. E ora entrambi ricorrono alle vie legali

Una querela e una denuncia contro ignoti alla polizia postale. Avrà strascichi legali la seduta della commissione comunale Sanità, che aveva all’ordine del giorno l’audizione dei vertici della cooperativa Sarah sulla vicenda del maxi focolaio Covid scoppiato nel Pio istituto Santa Caterina de’ Ricci. A rubare la scena è stata la lite fra la presidente della commissione Rosanna Sciumbata e il consigliere della Lega Marco Curcio. Una discussione fatta di toni accesi, grida, accensione e spegnimento dei microfoni, fino ad arrivare alla sospensione della seduta. Il nodo del contendere gira intorno al regolamento: Curcio voleva intervenire prima che la parola venisse ceduta al presidente della cooperativa Sarah, mentre Sciumbata ha chiesto al consigliere leghista di attendere il proprio turno. Il risultato è stato l’ennesimo scontro fra i due. Una lite che viene da lontano e che vede rapporti tesi ormai da settimane. L’ultimo episodio era stato quello della commissione sui vaccini Covid: seduta interrotta anticipatamente perché era venuto meno il numero legale. Sciumbata aveva accusato Curcio di "avere sabotato volontariamente i lavori della commissione", mentre il leghista aveva chiesto le dimissioni della presidente perché ritenuta "non in grado di garantire equilibrio e rispetto". L’ultima lite avrà strascichi legali. Curcio ha infatti annunciato la volontà di querelare Sciumbata. "Sono stanco del fatto che la presidente mi impedisca di parlare e si permetta di insinuare cose non veritiere e infamanti nei miei confronti", dice il leghista. "Non basta più chiederne le dimissioni. Mi devo tutelare rivolgendomi alle autorità. Sciumbata ha esternato considerazioni inopportune sulla mia persona. La aspetto davanti a un giudice imparziale". Dal canto suo Sciumbata ha annunciato la volontà di presentare una denuncia contro ignoti alla polizia postale per il video della commissione che sta girando sui social e su WhatsApp. "Voglio sapere chi ha manipolato quel filmato – accusa – Perché è stato cucito e tagliato ad arte per denigrarmi. Curcio, che parla a titolo personale e non della Lega, ha di nuovo cercato di boicottare una commissione. Inoltre ha avuto un atteggiamento sessista, chiamandomi più volte signora invece che presidente, col chiaro obiettivo di denigrare il mio ruolo di donna in politica".

Stefano De Biase