
La presentazione del centro a Vaiano
Apre oggi a Vaiano l’Atelier Alzheimer, il primo in Valbisenzio e il terzo in Provincia di Prato. A illustrare come funziona il servizio, gli operatori della cooperativa Il Borro – promotori insieme ad Astir del progetto nato tra la Società della Salute, il comune di Vaiano, Aima e con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato – durante la presentazione della sede dell’Atelier, alla Casa del Popolo di Vaiano. "E’ un servizio che va incontro a una carenza per i malati di Alzheimer e le loro famiglie – spiegano –. Quando ci è capitata l’opportunità abbiamo presentato il progetto, finanziato col fondo Sociale Europeo. Se pensiamo che ci sono soltanto 10 posti a Prato in un centro diurno per i malati di Alzheimer e che nelle rsa non ci sono moduli specialistici per questa patologia, possiamo capire quanto sia grave la situazione. Siamo partiti nel 2019, poi c’è stato un brusco stop per la pandemia, ora abbiamo ripreso con la speranza che il progetto, a tempo determinato, possa venire riproposto, visti i risultati eccellenti che stiamo ottenendo".
L’Atelier supporta malati nella prima fase, detti "a bassa soglia" quindi che non siano ancora allo stadio di gravità comportamentale, e le loro famiglie, che grazie ai due incontri settimanali e alle occasioni periodiche col "Caffè" hanno modo di conoscere altre famiglie, con cui condividere esperienze, e di poter interagire in modo strutturato con i propri cari.
Il fine degli Atelier è quello di aiutare il paziente, con una "ginnastica" cognitiva, a non perdere ulteriori competenze e in alcuni casi a migliorarle. Si accede al servizio tramite il geriatra, che dopo visita deciderà se il paziente è idoneo e farà richiesta di accesso. Per il servizio di trasporto – tasto dolente in tutta la Provincia – i promotori stanno cercando un modo per non gravare sulle famiglie.
Claudia Iozzelli