REDAZIONE PRATO

Vallata, l’ira dei pendolari in bus: "Dalle 18 senza corse per le frazioni"

L’incubo di un residente a Sant’Ippolito di Vernio. Autolinee Toscane invita a segnalare necessità e disservizi

I mezzi di Autolinee Toscane

I mezzi di Autolinee Toscane

Tutte le sere mezz’ora a piedi per tornare a casa dal lavoro, che finisce alle 19.30: è questa la quotidianità di un nostro lettore che abita a Sant’Ippolito di Vernio e che è costretto a farsi una camminata in salita tutti i giorni perché dalle 18 in poi non ci sono più coincidenze per la sua frazione.

"Non è così solo per me – racconta Paolo Lucherini, che lavora in un negozio a Prato – anche in altre frazioni dopo quell’ora non arrivano mezzi pubblici, come la linea che fa Luicciana e Cantagallo". Paolo è uno dei tanti residenti in Valbisenzio (dove l’indice di pendolarismo è uno dei più alti in Toscana) che ogni giorno vanno a lavorare in città. "Stacco alle 19.30 – dice – quando chiude il negozio. Poi vado alla stazione Centrale e prendo l’autobus per la Valbisenzio. Scendo a Le Piana, dove arrivo dopo le 20, poi mi incammino a piedi verso casa: 45 minuti se passo dalla strada normale, mezz’ora se passo da Morandaccio. Peraltro un tratto di strada è al buio". Un problema che è nuovo per Lucherini, visto che ha l’auto a riparare e si è trovato solo ora in questa situazione. "Con la macchina riesco a partire un’ora dopo – spiega – adesso devo partire alle 6.30 per essere in tempo per l’apertura del negozio, anche se, la mattina, le coincidenze ci sono".

Altri nella sua situazione, che si incamminano la sera, al buio e in salita, a testa bassa senza protestare. "Nessuno dice nulla: credo che la gente sia stanca di fare segnalazioni, tanto poi non cambia niente. Io invece ho fatto un reclamo ad Autolinee Toscane: è stato un po’ deludente, non parli con nessuno e ti torna indietro una risposta automatica". In Autolinee Toscane, sentiti sul caso, confermano che l’ultima corsa per Sant’Ippolito è alle 18 da Le Piana; ma ribadiscono anche l’importanza di segnalare quando c’è la necessità di una corsa o un disservizio.

"Tutte le segnalazioni che arrivano – spiegano da Autolinee Toscane – vengono fatte presenti ai tavoli tecnici che valutano e definiscono i cambiamenti sulla base delle necessità e delle risorse e quindi ottimizzare, aumentare o diminuire le corse, cambiare orari e percorsi". Autolinee Toscane, oltre a dare supporto tecnico, mette in atto quanto definito ai tavoli, definiti gruppi tecnici territoriali, ovvero organismi di cui fanno parte Provincia, Comuni e Regione. Quest’ultima è la stazione appaltante, quindi l’ultimo anello della catena e quello più importante, visto che è proprio la Regione che ha affidato in concessione ad Autolinee Toscane il trasporto pubblico locale.

Claudia Iozzelli