FRANCESCO BOCCHINI
Cronaca

''Vasari nostro contemporaneo'', a Prato ecco il convegno di studi nazionale

Il 18 e il 19 ottobre storici dell’arte, del teatro, dell’architettura e della lingua, professori universitari, ricercatori e artisti a confronto - al Palazzo Comunale e al Museo di Palazzo Pretorio di Prato - su Vasari

La presentazione dell'iniziativa

La presentazione dell'iniziativa

Prato, 7 ottobre 2024 - Il 18 e il 19 ottobre al via a Prato il convegno di studi Vasari nostro contemporaneo, organizzato dal Comune di Prato, dal Museo di Palazzo Pretorio e dall’Università degli Studi di Firenze, con il contributo della Regione Toscana. Con la cura scientifica di Rita Iacopino, già conservatrice del Museo di Palazzo Pretorio e membro del Comitato Scientifico del museo pratese, e di Teresa Megale, professoressa in Discipline dello spettacolo presso l’Università degli Studi di Firenze, delegata della Rettrice alle Attività di Spettacolo dell’Ateneo e membro del Comitato Scientifico del museo pratese, il convegno affronterà l’importanza di Giorgio Vasari alla luce del nuovo millennio. Storici dell’arte, del teatro, dell’architettura e della lingua, docenti universitari, ricercatori e artisti si confronteranno a tutto tondo sulla figura del grande pittore, architetto, storico e biografo, di cui ricorrono i 450 anni dalla morte e i cui riflessi sono ancora vivissimi nella proiezione contemporanea del mondo moderno disegnato nel Cinquecento.

Gli appuntamenti dei due giorni si alterneranno tra il Palazzo Comunale di Prato (che ospiterà l’apertura del convegno nella mattina del 18 ottobre, alla presenza della Sindaca di Prato Ilaria Bugetti, del Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, della Rettrice dell’Università degli Studi di Firenze Alessandra Petrucci, del Presidente della Scuola di Studi Umanistici e della Formazione dell’Università degli Studi di Firenze Giovanni Zago e della Presidente del Presidente del PIN - Polo Universitario "Città di Prato" Daniela Toccafondi) e il Museo di Palazzo Pretorio, sede dei lavori del pomeriggio di venerdì 18 e della mattinata di sabato 19 ottobre. In stretta relazione scientifica con il convegno vasariano, al secondo piano del Museo di Palazzo Pretorio venerdì 18 ottobre si inaugurerà anche la mostra Vasari. Le Vite. Trittico di opere video di Federico Tiezzi. Un nucleo di tre video, girati fra il 2021 e il 2023 dal drammaturgo, artista visivo, attore e regista Federico Tiezzi, renderà immediatamente manifesta l’influenza e la persistenza del pensiero storiografico vasariano nel nostro tempo. L’esposizione sarà visitabile fino al 18 novembre.

«Questo convegno rispecchia l’anima di Prato, ossia la capacità di rinnovare nella contemporaneità ciò che di bello arriva dal passato - afferma la sindaca Ilaria Bugetti - A 450 anni dalla morte di Vasari, accendiamo i riflettori sulla sua poliedricità e sulla incredibile capacità della sua arte di essere sempre attuale. Lo facciamo con studiosi e artisti di alto livello che si confronteranno su aspetti ancora non abbastanza conosciuti del maestro aretino e sull’eredità che ha lasciato in moltissimi campi. Un’eredità che Palazzo Pretorio contribuisce ad arricchire e a mantenere viva. Un contributo significativo in occasione di un anniversario importante. Grazie alle curatrici e agli organizzatori di questo progetto per aver dimostrato ancora una volta l’alto valore scientifico del lavoro portato avanti da questa istituzione culturale».

«Prato nel Cinquecento era una terra molto legata ai Medici, come è testimoniato dalle tante opere di artisti di corte che ornavano chiese e palazzi pratesi. Con Vasari nostro contemporaneo si riporta l’attenzione sul grande personaggio, che seppe più di altri interpretare il suo tempo: artista poliedrico e trasversale, ha vissuto con coerenza il suo ruolo vicino al Granduca Cosimo. Uno scrittore moderno, disincantato, perfettamente calato nella contemporaneità, col quale tuttora gli studiosi si confrontano, a sottolineare la portata della sua influenza critica nel nostro presente - commenta Rita Iacopino - È un progetto che intende valorizzare le opere del periodo presenti nelle collezioni del Museo di Palazzo Pretorio, in una prospettiva storica e contemporanea allo stesso tempo».

«Grazie al contributo di studiosi di diverse discipline e di artisti di caratura nazionale e internazionale il convegno, frutto della consolidata sinergia tra il Comune di Prato e l'Università di Firenze, proporrà il confronto su aspetti multidisciplinari fin qui poco indagati o solo sfiorati da studi specialistici - spiega Teresa Megale - sarà un'occasione di approfondimento e di verifica dell'importanza e dell'incidenza vasariana a tutto campo nella cultura moderna, con uno sguardo ravvicinato all'impegno del maestro aretino negli apparati urbani, negli allestimenti scenografici, nel fertile rapporto con pittori-attori-musici-cantori, quel semiprofessionismo o semidilettantismo che a lungo ha permeato la cultura artistica cinquecentesca toscana, e non solo. In rapporto speculare con l’arte contemporanea, il convegno sarà arricchito dalla partecipazione della Compagnia Lombardi-Tiezzi e da alcuni protagonisti (Roberto Latini e Giusi Merli) delle opere-video appartenenti alla mostra Revox, grandi ritratti di artisti vasariani messi in posa e filmati da Federico Tiezzi fra il 2021 e il 2023 con la drammaturgia di Fabrizio Sinisi. Presterà la voce a Vasari l'attrice Stefania Stefanin, pedagoga della Compagnia teatrale universitaria Binario di Scambio, che concluderà i lavori con pagine tratte dalla Vita di Filippo Lippi». Il convegno è dedicato a Marco Ciatti, recentemente scomparso: raffinato intellettuale pratese, storico dell’arte, accademico dei Lincei, a lungo soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure e membro del Comitato Scientifico del Museo di Palazzo Pretorio fin dalla sua riapertura, nel 2014.

Il programma

Il convegno di studi prevede quattro sessioni principali: la prima, in programma al Palazzo Comunale venerdì 18 ottobre dalle ore 9.30 alle ore 13, è intitolata Il mondo vasariano: contesto storico, mecenatismo artistico, eredità culturali, con gli interventi di Massimiliano Rossi (Università del Salento), Luca Mannori (Università di Firenze) e Alessandro Cecchi (Fondazione Casa Buonarroti) nella prima metà, presieduta da Rita Iacopino, e di Diana Toccafondi (già Soprintendente Archivistica della Toscana) e Margherita Quaglino (Università di Torino) nella seconda parte, moderata da Fulvio Cervini (Università di Firenze).

Nel pomeriggio del 18 ottobre i lavori si spostano al Museo di Palazzo Pretorio, con una panoramica sugli inediti e affascinanti intrecci tra l’opera di Giorgio Vasari e il mondo del teatro. Elena Randi (Università di Bologna) presiede la prima parte della seconda sessione, intitolata Vasari e l’invenzione del teatro moderno, con gli interventi di Eliana Carrara (Università di Genova), Veronica Vestri (ricercatrice indipendente), Raimondo Guarino (Università Roma Tre) ed Emanuela Ferretti (Università di Firenze); Cristiano Giometti (Università di Firenze) conduce la seconda parte, con gli approfondimenti di Annamaria Testaverde (Università di Bergamo) e Giuseppe Lipani (Università di Ferrara).

La prima giornata si chiude con la tavola rotonda Rifrazioni delle Vite nel nuovo millennio, moderata da Teresa Megale, a cui partecipano il regista Federico Tiezzi, il drammaturgo Fabrizio Sinisi e gli attori Roberto Latini e Giusi Merli. Il focus è incentrato su Revox, il progetto artistico con opere-video di Federico Tiezzi, nato dall’idea di realizzare brevi video-biografie di alcuni dei più illustri artisti toscani vissuti tra Medioevo e Rinascimento, raccontandone opere e vita sullo sfondo di una Toscana finemente evocata dalla straordinaria lingua di Vasari; i video ideati da Tiezzi, a metà tra l’arte figurativa e il teatro, coinvolgono architetti, designer e pittori a cui ha affidato l’idea scenografica e i costumi: ogni video ha così il “tocco” di un artista contemporaneo che insieme all’attore e al regista reinterpretano l’artista cinquecentesco.

La seconda giornata del convegno, quella di sabato 19 ottobre, si apre alle 9.30 con la quarta sessione, intitolata Modelli artistici e committenze in Toscana e oltre, che vedrà gli approfondimenti di Donatella Pegazzano (Università di Firenze) e Stefano Causa (Università Suor Orsola Benincasa di Napoli) nella prima parte, presieduta da Isabella Lapi Ballerini (già Direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Toscana); la seconda parte, condotta da Claudio Cerretelli (presidente dell’Opera del Duomo), attraverso gli interventi di Francesco Traversi (ricercatore indipendente) Filippo Gheri (ricercatore indipendente) e Alessandro Magini (Accademia delle Arti del Disegno di Firenze) approfondirà invece l’influenza di Vasari nella storia dell’arte a Prato. Chiude il convegno «Ingegni celesti contra asini vetturini», una lettura delle pagine vasariane dedicate a Filippo Lippi ad opera dell’attrice Stefania Stefanin, pedagoga della Compagnia teatrale dell’Università di Firenze Binario di Scambio.