Vendemmia terminata per Pancrazi: "Tempi ridotti come nel 2003"

La vendemmia anticipata dell'azienda Pancrazi a Prato si conclude con successo, grazie al lavoro svolto nelle ore più fresche della giornata. Il raccolto promette una buona annata per il vino rosè e altri prodotti.

Vendemmia terminata per Pancrazi: "Tempi ridotti come nel 2003"

L’erede della dinastia Giuseppe Pancrazi alla guida della storica tenuta dei Marchesi Pancrazi di Montemurlo

Se cereali e legumi sono già stati raccolti e sistemati in dispensa è lo stesso per le uve dell’azienda Pancrazi. Tempi cortissimi per non sciupare il raccolto e contare su una buona qualità. Del resto il grande sole delle ultime settimane ha accelerato la maturazione delle uve e quindi la vendemmia.

Da Pancrazi le operazioni di raccolta stanno terminando in queste ore: "Abbiamo iniziato la settimana scorsa e abbiamo praticamente concluso la vendemmia - conferma Giuseppe Pancrazi -. Devo ammettere che siamo in anticipo rispetto alla norma, solitamente le operazioni venivano concluse intorno al 17 di agosto, siamo quasi ai livelli del 2003 quando il grande caldo ci costrinse a chiudere la vendemmia la prima settimana di agosto".

Il raccolto è buono, mentre per la resa c’è ancora da aspettare, ma ci sono tutte le carte in regola perché sia una buona annata per il vino. Vendemmia in anticipo non solo sul calendario, ma anche come orario: l’ordinanza della Regione (e anche il buonsenso) impongono ai lavoratori di concentrare le attività nelle ore meno calde della giornata quindi mattina presto e tardo pomeriggio. "Abbiamo iniziato al mattino intorno alle 5 perché già alle 11,30 è impossibile stare nei campi - spiega Pancrazi -. Questo ha fatto sì che impiegassimo un po’ più di tempo rispetto al solito, ma con un giorno in più di lavoro siamo arrivati a conclusione nei tempi stabiliti".

Le cassette cariche d’uva vengono ora scaricate su un nastro trasportatore che le conduce fino ad un diraspatore che, tramite un processo di scuotimento, separa gli acini dai raspi. La velocità delle scosse è modulata secondo il grado di maturazione dell’uva. Gli acini arrivano quindi nelle cisterne di fermentazione, una volta conclusa questa fase, il mosto è trasferito nelle barrique dove si concluderà il processo di affinamento del vino rosè, del Monteferrato, del Villa di Bagnolo e del Villa Baragazza.