REDAZIONE PRATO

Vernio ricorda le sedici vittime . Cerimonia con la lettura dei nomi e le testimonianze dei soccorritori

Il Comune organizza una serie di iniziative nel quarantesimo anniversario

La sindaca di Vernio Maria Lucarini

La sindaca di Vernio Maria Lucarini

Vernio ricorda le vittime dell’attentato al treno Rapido 904 a quaranta anni di distanza dalla tragedia. Quell’apocalisse sull’Appennino Tosco-emiliano portò via persone, pendolari, emigrati che viaggiavano durante le festività natalizie per tornare dalla loro famiglie. Nei loro bagagli c’era la gioia del Natale imminente. Gioia che si infranse dopo la galleria di Vernio quando la parte centrale del treno fu divelta dall’esplosione delle bombe. Vernio – paese che ricorda bene quella terribile serata – celebrerà domani l’anniversario della strage con una serie di iniziative.

La cerimonia inizierà alle 19 con la lettura dei nomi delle 16 vittime dell’attentato, poi interverranno Marina Grasso avvocato del coordinamento provinciale Libera di Prato e la sindaca di Vernio Maria Lucarini. Alla cerimonia partecipa anche l’associazione tra i familiari delle vittime della Strage rappresentata da Loretta, che fu gravemente ferita nell’attentato, e la figlia Giada Pappagallo. Conclude il coro di Sant’Ippolito.

Alle 21 all’ex Meucci "Testimonianze e memorie dei soccorritori e di chi ha vissuto la strage di Natale", una serata della memoria a cui parteciperanno il sindaco di Vernio di allora Giovanni Pini, Nadia Magnani, all’epoca medico delle Ferrovie, l’ex ferroviere Arcangelo Lucarella e il medico Andrea Saccardi. Tutti si adoperarono per soccorrere i feriti quella notte. Modera l’incontro la giornalista Debora Pellegrinotti.

Il Comune di Vernio proprio in questi giorni ha anche avviato una collaborazione con il Comune di Napoli per un Patto di Amicizia sulla Memoria, in ricordo del terribile attentato, che spezzò vite innocenti, segnò profondamente il nostro Paese e rappresenta una ferita nella storia comune. Il Rapido 904 partì infatti da Napoli, diretto a Milano il giorno dell’antivigilia di Natale quando le famiglie stavano raggiungendo i propri cari per trascorrere insieme le feste. Il Patto si concentrerà soprattutto sulla promozione di progetti educativi, affinché le generazioni future comprendano il valore della memoria e della solidarietà e la necessità di un impegno forte, di tutti, contro le mafie.