"Sulla modalità con cui si finanzia la multiutility in Toscana, mi sembra che ci sia un dibattito un po’ surreale. Attenzione a mischiare la politica con la tecnica: si può fare in tutti i modi, anche tramite il lascito dello zio d’America, basti che funzioni per arrivare all’obiettivo di servizi migliori, più efficaci, con minor costo per soddisfare le esigenze di imprese e cittadini" sottolinea Matteo Biffoni, regista dell’operazione Multiutility con Dario Nardella e Brenda Barnini. "È stato uno straordinario passo in avanti, perché era una discussione in essere da 30 anni, abbiamo compiuto il primo step. Adesso va allargata ai territori, stiamo discutendo con amministratori e sindaci di realtà interessate" precisa. Quanto al dibattito che si è aperto, specialmente a seguito dell’altoltà del segretario regionale del Pd alla quotazione sui mercati, l’ex sindaco Biffoni avverte: "Devono essere i tecnici a indicarci quali sono le varie modalità possibili, la politica sceglierà quella migliore. Non mi precluderei nessuna strada che siano gli idrobond, l’azionariato popolare, la quotazione in Borsa". Del resto, avverte, "sono stati gli emiliani a usare la quotazione in Borsa e non ricordo neppure levate di scudi particolari quando Estra doveva quotarsi qualche anno fa. Non vorrei si accendesse una discussione un pochino troppo ideologica rispetto allo strumento. Non impicchiamoci alla Borsa, però non impicchiamoci neppure all’esclusione della Borsa".
Cronaca"Via i pregiudizi. E non mischiamo politica con tecnica"