
Per i lavori una partenza con il freno tirato (Attalmi)
Partenza col freno tirato per i lavori di riqualificazione in viale Piave e viale Vittorio Veneto. A un mese dall’apertura del cantiere, i progressi sono minimi. L’intervento, iniziato a metà marzo, avrebbe dovuto trasformare due tra le principali arterie cittadine in spazi più vivibili, con marciapiedi rinnovati, nuove aiuole e una pista ciclabile in sede propria. Eppure, dei 120 giorni previsti per completare l’opera, 30 sono già andati in fumo.
Prima c’è stato un problema tecnico con la ditta incaricata dell’asfaltatura, poi ci si è messo il maltempo. Il risultato è che, a oggi, si contano più transenne che passi avanti. Nonostante le rassicurazioni iniziali dell’amministrazione, che aveva parlato di un intervento "indolore o quasi", i disagi non sono mancati. E la pazienza dei residenti e dei commercianti comincia a mostrare le prime spaccature. Per il momento, resta aperto solo il cantiere sul lato del Cassero. In compenso, davanti al Caffè 21 l’asfalto è stato sistemato – anche a seguito di alcune proteste – permettendo il ritorno dei tavolini all’aperto. Ma per vedere la piena operatività del cantiere bisognerà ancora aspettare: dal Comune fanno sapere che i lavori riprenderanno appena le condizioni meteo lo permetteranno. Peccato che anche la prossima settimana si preannunci complicata, tra festività e nuove perturbazioni in arrivo.
Il progetto, finanziato con 285mila euro dal Credito Sportivo nell’ambito del bando ’Comuni in pista’, punta a valorizzare viale Piave e viale Veneto con una serie di interventi pensati per migliorare estetica e funzionalità. La cosiddetta bike lane, scelta obbligata per la conformazione della strada, permetterà una mobilità più sicura per chi si muove in bicicletta e porrà fine alla cattiva abitudine di parcheggiare in doppia o tripla fila.
Anche la sosta subirà una rivoluzione: i parcheggi non saranno più a lisca di pesce, ma in linea. Gli stalli passeranno da 34 a 23, ma verranno recuperati tra via Dante e via della Pallacorda. Aumentano anche le aree verdi, con 12 nuovi alberi e aiuole più ampie a tutela delle piante esistenti. Un progetto ambizioso, dal respiro europeo. Sempre che i lavori, prima o poi, riescano a partire in modo spedito.
Silvia Bini