REDAZIONE PRATO

Villa del Cicognini a rischio. 'Cerchiamo investitori'

La rettrice del Convitto annuncia il prossimo cantiere: nuova recinzione entro aprile

La rettrice del Convitto Cicognini Giovanna Nunziata

Prato, 7 marzo 2019 - L’ex residenza estiva dei convittori del Collegio Cicognini, tra cui Gabriele D’Annunzio, è ormai quasi «irrecuperabile». A dirlo è la rettrice Giovanna Nunziata che è in attesa della risposta alla richiesta di finanziamenti per il restauri, già inoltrata nel luglio scorso al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, e che sta lavorando all’affidamento dell’appalto per la recinzione della struttura.

«Dovrà passare ancora del tempo perché il Miur risponda, dai 6 ai 12 mesi, intanto stiamo cercando un’impresa edile che abbia le adeguate certificazioni per procedere, in presenza dei vincoli delle Belle Arti, a innalzare con pali di castagno e rete metallica, come richiede la legge, la protezione lungo tutto il perimetro. Si tratta di un intervento che costerà circa 50-60mila euro – spiega la dirigente scolastica – e per il quale le ditte che finora si erano candidate non avevano valide autorizzazioni. Contiamo di appaltare l’opera entro aprile». Il recinto anti-intrusi non è l’unico lavoro che sta per iniziare all’esterno della villa storica, il cui nucleo è un ex convento del ’200. «Con il maltempo – aggiunge la preside Nunziata – è crollato anche un muretto a secco che andrà riparato e anche in questo caso la manutenzione deve seguire regole precise e l’impresa affidataria dovrà garantire il rispetto delle antiche tecniche di edificazione di questi manufatti». Infatti nel 2018, l’Unesco ha iscritto «l’arte dei muretti a secco» nella lista rappresentativa del patrimonio culturale dell’umanità.

La rettrice parla anche della possibilità di alienare l’immobile. «Venderla? Magari. Ben vengano investitori che ne capiscano l’alto valore. Purtroppo dagli anni ’70 ( quando fu restaurata in parte la chiesa con cappella addossata, ndr), la villa è stata lasciata andare senza alcun intervento conservativo. Così è quasi irrecuperabile e il fatto che parte del tetto sia crollata aggrava il quadro complessivo. Inoltre i costi della semplice manutenzione ordinaria, da soli, sono considerevoli».

Attualmente è difficile anche visitare l’antica struttura perché risulta pericolante. L’ultima gita risale alla primavera scorsa quando il gruppo della Proloco di Santa Lucia Insieme organizzò un’escursione fino alle Sacca, sulla collina di Spazzavento, dove c’è la tomba dell’ex allievo Curzio Malaparte: per farlo i membri chiesero l’autorizzazione al Convitto e si impegnarono, come richiesto, a ripulire dagli arbusti il sentiero d’accesso.

Elena Duranti