Violenta rivolta solo poche ora prima. Neon staccati, vestiti dati alle fiamme

Mazzetti sul suicidio del 27enne: "Le carceri non siano più un non-luogo"

Violenta rivolta solo poche ora prima. Neon staccati, vestiti dati alle fiamme

Mazzetti sul suicidio del 27enne: "Le carceri non siano più un non-luogo"

Poche ora prima del suicidio del 27enne in carcere, la Dogaia è stata teatro di una violenta rivolta da parte di una ventina di denuti. Nella notte tra venerdì e sabato nella prima sezione è stato il caos: iI detenuti hanno divelto i neon, lasciando al buio il reparto, quindi hanno usato le brande di ferro per barricarsi. Immediato l’intervento degli agenti della polizia penitenziaria, anche con il supporto degli agenti liberi dal servizio. L’ordine, alla Dogaia, è stato ristabilito solo all’arrivo del direttore reggente e del comandante, che sono stati impegnati in una lunga trattativa con i detenuti. Poche ore dopo, il suicidio del giovane detenuto. I sindacati tornano ad alzare la voce. "Servono provvedimenti efficaci e ad effetto immediato che non si rinvengono minimamente né nel decreto-legge n. 92, né nella legge di conversione per come sta emergendo dalla Commissione Giustizia del Senato", dice Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria. Sul suicidio alla Dogaia interviene anche la parlamentare pratese di Forza Italia, Erica Mazzetti: "Dobbiamo andare avanti con le proposte politiche in Parlamento affinché le carceri non siano più un non-luogo e i detenuti delle persone meno persone degli altri. E si deve fare di più anche per tutti coloro che operano nelle carceri".