Al bestiario di regole, che ne confermano il talento di delicato disegnatore per bambini, profuso in tanti libri per l'infanzia, Milanesi affianca lo sguardo ironico sulla nostra quotidianità da reclusi metropolitani. La tazzina diventa piscina, l'elettrodomestico l'attrezzo di una improbabile specialità olimpica, il tavolo, una montagna da scalare in bici, la lavatrice l'ospite di un talk show pomeridiano da vellicare nella pruderie. Fino al sognante disegno del pescatore che getta l'amo nello schermo del telefonino, blu intenso e ondeggiante come un lago di montagna.
Generosa genialità, quella di Milanesi, talento perennemente sospeso fra arti visive e musicali, con l'amatissimo jazz che porge con garbata competenza dal vivo o nelle radio. Accarezza l'orecchio, riempie l'occhio, Milanesi. Finendo per colpire il cuore. Col morbido tono vocale e il tratto sottile mai trascesi nelle grida e nelle tinte forti, che riempiono tanti dei nostri giorni, avvelenati non soltanto da un virus.
p.c.