Vive la Campolmi. Viaggio virtuale dentro la tintoria

Esperienza immersiva alla Lazzerini: indossando un visore è possibile entrare nella storica fabbrica .

Vive la Campolmi. Viaggio virtuale dentro la tintoria

Vive la Campolmi. Viaggio virtuale dentro la tintoria

"Ad averne di padroni come Augusto Campolmi". Gori fa il fuochista e fa il filo alla signorina Guarducci, la rammendina che si sbriga a finire il turno ed evitare gli straordinari perché "tanto le donne sono pagate la metà degli uomini". Era un’altra epoca al reparto tintoria della cimatoria Campolmi, era il 1953. Ed è possibile riviverla oggi indossando un visore di realtà virtuale e stando seduti su uno sgabello: tre minuti a occhi chiusi per spostare le lancette della Storia e scoprire cosa c’era al posto della biblioteca Lazzerini. Là dove oggi ci sono volumi e scaffali una volta, per oltre un secolo, c’erano in funzione le macchine dell’antica cimatoria, oggi monumento di archeologia industriale che ospita la biblioteca e il Museo del Tessuto. Così il ‘padrone’, il fuochista e la rammendina – tre attori in carne e ossa- diventano i protagonisti di una storia che fa conoscere all’utente della biblioteca come al turista un pezzo importante di storia del distretto. Questa esperienza ‘immersiva’ nella hall della biblioteca (gratuita, fruibile in italiano e inglese), che riproduce fedelmente i reparti della tintoria in pezza del complesso produttivo fondato da Leopoldo Campolmi nel 1863, fa parte dei nuovi itinerari di "Tipo - Turismo Industriale Prato". Ma si arricchisce di nuovi contenuti grazie a uno storytelling digitale.

Il turismo industriale va dunque a braccetto con tecnologia digitale, grazie a questo progetto ribattezzato "Cimatoria Campolmi 1953" con cui chiude in bellezza il suo mandato l’assessore al turismo Gabriele Bosi. "Questa è la prima installazione di una postazione virtuale che ci mostra com’era la Campolmi prima di diventare una biblioteca pubblica, dando la possibilità di ascoltare delle storie di vita legate alla fabbrica per riconnettere un luogo pubblico molto vissuto dai cittadini al suo passato". Il prodotto multimediale è stato messo a punto da Manifatture Digitali Cinema Prato e Pistoia - Fondazione Sistema Toscana grazie al progetto europeo Cre@ctive con finanziamenti comunali e regionali. Prezioso il lavoro di raccolta e analisi della documentazione storica per riprodurre fedelmente gli ambienti industriali grazie alla Fondazione Cdse, partner di "Tipo" insieme al Museo del Tessuto.

Maria Lardara