In missione a Prato. Walter Verini, senatore Pd e membro della Commissione antimafia, ha mantenuto la promessa di visitare la città. Ieri ha partecipato a una serie di incontri per comprendere meglio la situazione.
Senatore Verini ha incontrato il territorio. Prato è una realtà complessa che necessita di attenzioni finora non ricevute. "Era un impegno preso su sollecitazione del Pd pratese, di Marco Furfaro e dei vertici dell’amministrazione comunale. Con questi incontri abbiamo toccato con mano due aspetti: da un lato la profonda gravità del fenomeno, emersa sia nell’incontro con il Procuratore Capo Tescaroli sia con le forze sociali, e dall’altro la forte possibilità di reagire di fronte a una criminalità che qui ha tratti originali e tipici. Una battaglia che può essere combattuta e vinta grazie a un tessuto sociale forte, a amministrazioni comunali sensibili, a forze sindacali e datoriali che non si tirano indietro su legalità, tutela delle imprese sane, lotta allo sfruttamento, dignità e sicurezza dei lavoratori. Insomma, Prato può cogliere questa occasione per una reazione che può essere un esempio a livello nazionale. Ne abbiamo parlato anche con la sindaca Ilaria Bugetti".
Il distretto parallelo illegale. Verini invita a non ignorare i problemi e ad affrontarli. "Eviterei di parlare di distretto parallelo perché l’illegalità è un fenomeno trasversale. Detto questo, come Pd non ci giriamo dall’altra parte di fronte alle infiltrazioni mafiose. Qui c’è una presenza di organizzazioni malavitose legate ad alcune realtà etniche - cinesi, albanesi, pakistane - che hanno forti connessioni con organizzazioni criminali radicate, come la ‘ndrangheta. La reputazione di Prato può essere salvaguardata se la comunità, con l’aiuto dello Stato, reagisce e collabora per prevenire e contrastare questi fenomeni".
Verini ha incontrato il procuratore capo Tescaroli, che ha delineato un quadro inquietante: c’è una saldatura tra organizzazioni mafiose italiane e criminalità cinese. "Il procuratore Tescaroli ha confermato molte delle cose anticipate. Come Pd abbiamo chiesto di ripristinare al più presto la sua audizione in Commissione antimafia, che era saltata per motivi non dipendenti dalla sua volontà. Chiederemo che la Commissione venga a Prato in missione, per toccare con mano le criticità e dare un segnale di vicinanza alle istituzioni impegnate per la legalità".
Azioni concrete. "Si deve andare oltre le promesse. Come Pd abbiamo sollevato questi problemi, ma non vogliamo alzare bandierine di partito. Contrastare la criminalità è un tema civile che deve vedere impegnate tutte le forze politiche. Se c’è bisogno di più giudici, carabinieri, poliziotti, finanzieri, se c’è bisogno di risorse per programmi di educazione alla legalità, facciamolo insieme. Prato può diventare un laboratorio nazionale. Penso alla proposta di irrobustire le norme per i testimoni di giustizia. Se un lavoratore denuncia episodi di violenza, deve essere protetto e ricevere permessi di soggiorno duraturi. Lo Stato deve essere riconoscente. Inoltre, è fondamentale far dialogare gli enti preposti ai controlli per prevenzione e deterrenza".
La deputata di FdI La Porta ha chiesto una sezione della Dda a Prato. Verini risponde: "Questa proposta l’ho sentita dal Procuratore Tescaroli e penso sia meritevole. Abbiamo presentato un’interrogazione a ottobre su questo. In Calabria ci sono due Dda, stessa cosa in Lombardia. Forse anche in Regioni con queste specificità può succedere altrettanto. Inoltre, rafforzare le figure degli interpreti e aumentare la presenza di agenti con background migratorio può essere utile".