XX Settembre: diffida per la piazza: "Zona tutelata, non eseguite lavori"

Lo chiedono i consiglieri di minoranza. L’atto inviato a Prefetto e Soprintendenza. Il Comune non replica

XX Settembre: diffida per la piazza: "Zona tutelata, non eseguite lavori"

Un cantiere di lavori stradali

Una diffida al responsabile dell’ufficio tecnico e una al direttore dei lavori per chiedere di non proseguire i lavori in piazza XX Settembre e tornare al progetto originale. La diffida è stata inviata dai consiglieri di minoranza di Poggio a Caiano Puggelli, Pucci, Vettori e Tasselli al responsabile dell’ufficio tecnico Nesti e al direttore dei lavori, Viliani e all’impresa Panza.

"Non proseguite con le modifiche – scrivono i consiglieri – al progetto originale di piazza XX settembre: la variante non è autorizzata dalla Soprintendenza e la piazza sta nella "buffer zone" della villa Medicea patrimonio Unesco e delle Scuderie, essendo obbligatorio garantire livelli di protezione aggiuntiva ai beni patrimonio dell’umanità. State operando contro il codice dei beni culturali".

La diffida è inoltre spedita a Soprintendenza, Provincia e Regione nonché al prefetto, alla corte dei conti e alla procura. "La pausa estiva si è conclusa il 2 settembre – commenta il capogruppo Francesco Puggelli – e secondo la solenne promessa dell’assessore Mastropieri, che si è rivelata l’ennesima bugia, avrebbero dovuto ricominciare i lavori. Invece è passato più di un anno da quando i lavori sarebbero dovuti essere conclusi e il cantiere resta abbandonato in ostaggio delle follie di Palandri e soci. Dopo un iter per la variante durato più di un parto, a fine aprile 2024 ha convocato la conferenza servizi. Qui, però, sono giunti solo due pareri: quello della Soprintendenza che ha stroncato la variante e quello di Regione che ha rilevato la sua non competenza. Non si può andare avanti come se nulla fosse. Il Comune ha deciso di considerarli come pareri positivi, in base a una sorta di silenzio assenso". Ed è proprio su questo che "Poggio Insieme" basa la sua diffida.

E il Comune al momento preferisce non replicare.

M. Serena Quercioli