FEDERICO BERTI
Cultura e spettacoli

Marco Calvani nella serie Netflix "The four seasons” con Steve Carell e Tina Fey

L’autore pratese, ora trapiantato a Los Angeles, torna alla recitazione, per una serie molto attesa. E il fratello Luca va al Grande Fratello Vip

Marco Calvani, il ciak. Il primo film da regista nelle sale americane  Marisa Tomei nel cast

Marco Calvani

Prato, 7 agosto 2024 - Mentre Luca Calvani sta per entrare nella casa del Grande Fratello Vip 2024, il fratello Marco torna al primo amore; la recitazione. Marco Calvani, classe 1980, sarà nel cast di «The four seasons», serie Netflix che prende spunto da un vecchio film di Alan Alda uscito più di quarant’anni fa. Storia di tre coppie in vacanza insieme, appunto nelle diverse quattro stagioni. Alcuni cambiamenti come la separazione di una delle coppie, andranno ad alternare per sempre le dinamiche dei rapporti tra le sei persone. A capo della nuova versione targata Netflix la grande star americana Tina Fey che ne sarà protagonista assoluta ma anche produttrice esecutiva e co – creatrice. Nel cast anche Steve Carell. Ma la vera sorpresa è il ritorno davanti alla macchina da presa (o telecamera) di Marco Calvani che oramai vive negli Stati Uniti da anni.

Una carriera internazionale iniziata proprio come attore per trasformarsi successivamente in regista e drammaturgo teatrale di successo. Dopo aver frequentato per anni i corsi di teatro alla Limonaia di Sesto Fiorentino, Marco Calvani debutta sul grande schermo con un piccolo ruolo in «Le fate ignoranti» di Ferzan Ozpetek (era uno dei giovani amanti di Stefano Accorsi conosciuti ad una festa sul battello), Marco è nel cast di altri film come «Manuale d’amore» del concittadino Giovanni Veronesi, «Family Game» di Alfredo Arciero, «Riprendimi» di Anna Negri. Per il piccolo schermo partecipa a fiction come «Caravaggio» di Angelo Longoni, «Il commissario Manara» e la seconda stagione de «I Borgia»prodotta da Barry Levinson. Ma l’amore per la scrittura teatrale lo porterà a diventare uno dei giovami autori più rappresentati nei festival teatrali internazionali. Un testo dietro l’altro, spesso «cucito» su misura per ottimi interpreti come «Unghie» scritto per Monica Scattini. Testi come «Te lo leggo negli occhi», «La vita bassa», «La città sotto», «Le mani forti»ispirato al massacro di Erika e Omar a Novi Ligure, hanno fatto di Marco Calvani, un autore importante da «esportare» in tutto il mondo, vincitore di una lunga serie di riconoscimenti come il premio Siae nel 2011 al Festival di Spoleto. Anche Prato, sua città natale, nel 2013 gli dedica una retrospettiva dei suoi testi e l’anteprima nazionale di «Dracula».In attesa di vedere anche in Italia il suo primo film da regista dal titolo «»High tide»in uscita negli Stati Uniti il prossimo ottobre, interpretato anche dal premio Oscar Marisa Tomei, la bella notizia di un ritorno alla recitazione per la serie di Netflix che vedremo nel 2025.