Roma, 11 marzo 2025 – Prato 'conquista' Roma. E la città eterna avrà fino al 21 marzo una finestra sull'eccellenza pratese. Comune di Prato, Museo del Tessuto e Lanificio Balli hanno portato nella capitale la mostra 'Prato, fabbrica di tessuti e di cultura', inaugurata ieri: lo scenario è quello della Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati (ingresso libero, 10-19.30 da lunedì a venerdì, sabato e domenica chiuso). L’evento è frutto del lavoro di squadra tra la sindaca di Prato Ilaria Bugetti e i parlamentari del territorio, Chiara La Porta (FdI), Erica Mazzetti (FI) e Marco Furfaro (Pd). Obiettivo: la valorizzazione produttiva e culturale del distretto pratese. Una sinergia andata oltre il colore politico. L’installazione rende omaggio alla figura del grande designer Walter Albini (protagonista della recente bellissima mostra al Museo del Tessuto) che, grazie alla sapienza artigiana della storica azienda tessile pratese Balli il Lanificio che li ha realizzati, espone gli abiti immaginati da Albini per l’opera noir Latina scritta nel 1982 da Luca Ronconi e mai andata in scena.
Sorride la sindaca Ilaria Bugetti: 'Vogliamo gridare all'Italia quello che è Prato. Noi oggi presentiamo un modello partecipativo pubblico-privato che parla di impresa ma anche di cultura. Portiamo due istituzioni della città, il Museo del Tessuto e Balli il lanificio'.
Sottolinea l'impegno corale la deputata di Fratelli d'Italia Chiara La Porta, e 'ne vado orgogliosa - dice - come pratese prima di tutto. La nostra città ha delle potenzialità che attendono di essere conosciute e valorizzate e anche questa mostra rappresenta uno strumento per trasmettere e diffondere proprio l'identità e la peculiarità di Prato'.
Ripartire dal saper fare pratese per superare la crisi, dice la deputata di Forza Italia Erica Mazzetti: 'La cultura del lavoro e il nostro saper fare ci possono aiutare a uscire da uno dei momenti più complessi della nostra storia recente. Questa è un'occasione straordinaria per mettere in mostra il cuore produttivo di qualità della nostra Prato.