Prato, 23 febbraio 2022 – Le imprese manifatturiere di Prato e Pistoia assumeranno, nei prossimi tre anni, 13mila persone, sopratutto tecnici e operai specializzati, che, però, fanno fatica a trovare. E' quanto emerge dal primo report 'Mismatch Cna', realizzato da Cna Toscana Centro. L’indagine, a cura di Giacomo Buonomini, è stata condotta su un campione di 187 imprese.
Le imprese attive nelle due province sono complessivamente 56.735, di cui 27.849 a Pistoia e 28.886 a Prato. I tre quarti di esse prevedono di assumere nei prossimi tre anni. Il 60% delle imprese, inoltre, ha effettuato almeno un’assunzione negli ultimi 12 mesi. Quasi la metà, il 47,29%, prevede di creare nuova occupazione in previsione della crescita dell’attività. Per il solo settore manifatturiero si stima che questo fabbisogno corrisponda a circa 8mila nuovi ingressi, più altri 4.700 circa per sopperire alla sostituzione di personale in uscita. Nel complesso, dunque, quasi 13mila assunzioni, di cui circa il 40% a tempo indeterminato, il 33% a termine, il 26% apprendistato.
Dall'indagine emerge che sul territorio pistoiese si richiedono maggiori specializzazioni e qualificazioni rispetto al territorio pratese. Inoltre, il settore della meccanica di produzione è quello che richiede il maggior numero di tecnici specializzati. Gli operai specializzati sono richiesti trasversalmente, ma in particolare nella meccanica di produzione, legno, autoriparatori, edilizia, plastica, moda e tessile.
I profili più difficili da reperire Le figure che le imprese trovano con maggiore difficoltà sono proprio operai e tecnici specializzati, seguiti da commerciali e amministrativi. Nella difficoltà di reperimento prevale la scarsità di candidati (per oltre il 50% delle imprese).
Come le aziende cercano i candidati Quasi la metà delle imprese del settore manifatturiero, che hanno interesse a reperire competenze, non si affidano a canali 'ordinari'. Il passaparola è utilizzato da quasi il 53% del campione, seguito da centri per l'impiego (23%), scuola (15,7%), agenzie interinali (8,4%).
Il passaggio generazionale Il 51,51% delle imprese del nostro territorio sarà interessato alla successione di impresa nell’arco dei prossimi anni. Si tratta di un movimento che, solo nel settore manifatturiero, riguarda circa 7 mila imprese. Ma chi sarebbero i nuovi imprenditori destinati a succedere nelle imprese del nostro territorio? In quasi la metà dei casi saranno familiari già attivi in azienda a subentrare, nel 24% dei casi l'azienda sarà ceduta a soggetti esterni, mentre nel 13% dei casi a dipendenti dell'azienda, con un distinguo: le aziende collocate nella provincia di Pistoia hanno una più alta propensione alla successione verso i dipendenti mentre a Prato, secondo l'indagine di Cna, prevarrebbero familiari e investitori esterni.