Prato, 2 dicembre 2024 – La formazione come strumento per uscire dalla crisi del comparto moda. Cambiano i modelli di consumo, precipitano i fatturati, ma per ripartire è necessario introdurre una mutazione profonda negli schemi produttivi oltre a un’analisi seria e di prospettiva sui mercati del futuro. A Prato uno dei partner del comparto tessile è la fondazione Mita, l’Istituto tecnologico superiore che ha progetti formativi di livello in città. Sono 75 i giovani impegnati in due corsi; le prime lezioni si tengono al polo universitario pratese, successivamente, seguendo i loro indirizzi si sposteranno in due sedi. La prima è quella di Beste, Brand di Holding Moda che con Mita punta a formare con due corsi (50 studenti in tutto) figure tecniche specializzate per il settore moda e lusso, attraverso una didattica in laboratorio. In tutto 1800 ore di formazione, suddivise tra formazione teorico-pratica in laboratorio e stage in aziende del settore moda, docenti provenienti direttamente dal mondo del lavoro, macchinari innovativi acquistati grazie alle risorse del Pnrr. L’altro corso, con 25 allievi è invece per tecnico tessile con conoscenze anche commerciali.
“Le aziende – ha detto la direttrice del Mita, Antonella Vitiello – hanno sempre più la necessità di selezionare materiali, avendo consapevolezza di come andranno a impattare sul mercato. Il corso fornisce queste competenze ai giovani che lo frequentano. Sul progetto con Holding Moda, c’è invece l’opportunità di imparare direttamente nelle 60 aziende del gruppo, con scambi formativi anche a Londra e Parigi. Un rapporto, quello con Prato che è in grande crescita proprio per il dinamismo della città che cerca competenze e nuove opportunità di crescita industriale. In più con i fondi del Pnrr, un investimento da 1,5 milioni, è stato possibile anche potenziare i laboratori di maglieria, filatura e tessitura”. La Fondazione Mita, guidata dal presidente, Maurizio Del Vecchia, offre corsi pubblici, cofinanziati dal ministero dell’Istruzione e del Merito attraverso Regione Toscana che beneficiano di finanziamenti europei. Una scelta di istruzione pubblica post-diploma per gli studenti che cercano una formazione professionalizzante non universitaria. In tutto ci sono 10 percorsi formativi, con classi da 25 studenti a numero chiuso. Fino a oggi i numeri sono stati da record. “Su quasi 1300 iscritti – ha detto Del Vecchia – il 98% ha trovato un impiego. Grazie alle 200 aziende partner che collaborano con la nostra scuola. Per loro non solo formiamo studenti, ma siamo in grado anche di strutturare percorsi formativi dedicati a uso interno per il perfezionamento delle singole modalità produttive”.