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Integrazione al reddito per i lavoratori del tessile e dell’abbigliamento, il via libera da Roma

Il Consiglio dei Ministri vara il provvedimento. L’onorevole della Lega Barabotti: “un intervento importante per sostenere la filiera del settore moda, includendo anche le tante piccole imprese e i numerosi artigiani che rappresentano l’anima di questo comparto”

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Una lavoratrice del tessile

Prato, 26 ottobre 2024 – Otto settimane di cassa integrazione in deroga nel 2024 per fronteggiare la crisi occupazionale dei lavoratori dipendenti delle imprese del comparto moda. Dal Consiglio dei Ministri di lunedì 21 ottobre arriva il via libera all’integrazione al reddito dei lavoratori dipendenti di imprese, anche artigiane, con un numero di addetti pari o inferiore a quindici nel settore tessile, dell’abbigliamento, calzaturiero e della concia.

Una misura che riceve il plauso di Andrea Barabotti, deputato toscano della Lega: “Esprimo il mio apprezzamento – dice – per questa importante misura del Governo, frutto della collaborazione tra Ministero dell’Economia, Ministero delle Imprese e del Made in Italy e Ministero del Lavoro. Si tratta di un intervento importante per sostenere il lavoro di tutta la filiera del settore moda, includendo anche le tante piccole imprese e i numerosi artigiani che rappresentano l’anima di questo comparto e una parte essenziale del nostro Made in Italy”.

Come ulteriore misura di sostegno si prevede che l’integrazione salariale, ordinariamente erogata dal datore di lavoro al dipendente e poi rimborsata dall’Inps, potrà essere pagata direttamente dall’Istituto previdenziale nel caso in cui esistano serie e documentate difficoltà finanziarie.

"Questa risposta, seppur di carattere emergenziale – prosegue Barabotti – evidenzia l’attenzione del governo verso un settore strategico in questa fase delicata. Grazie al tavolo permanente dedicato al settore moda, stiamo monitorando costantemente la situazione per garantire il supporto necessario e siamo pronti a introdurre ulteriori misure di sostegno per proteggere l’occupazione e la competitività delle nostre imprese”.