MAURIZIO COSTANZO
Prato

La Visitazione del Pontormo trasloca a Prato

Il trasferimento temporaneo a Palazzo Pretorio consentirà i lavori d’urgenza al tetto della chiesa di San Michele a Carmignano

Visitazione del Pontormo

Visitazione del Pontormo

Prato, 16 dicembre 2023 - Traslocherà dalla sua naturale collocazione nella chiesa di San Michele a Carmignano, al Palazzo Pretorio di Prato, la Visitazione del Pontormo, capolavoro rinascimentale della prima metà del '500. Il trasferimento, che è temporaneo, serve alla diocesi di Pistoia, autorità ecclesiastica proprietaria dell'opera, ad attivare lavori di «somma urgenza» per mettere il tetto dell'edificio.

A causa dell'urgenza della riparazione della copertura della chiesa di Carmignano la diocesi è stata obbligata a reperire velocemente, d'intesa con la Soprintendenza, una collocazione alternativa e sicura per il tempo necessario.

Oltre al capolavoro di Jacopo Carrucci detto Pontormo (Pontorme di Empoli 1494- Firenze 1557) vengono spostate nel Palazzo Pretorio di Prato anche gli altri dipinti della chiesa di Carmignano, così da mettere tutte le opere in sicurezza e averle insieme nello stesso luogo.

La diocesi di Pistoia spiega anche che il trasloco a Prato «è maturato dopo aver valutato con la Soprintendenza le opzioni nel Comune di Carmignano e cioè la chiesa di San Luca, il Museo di Artimino e la stessa Pieve di Artimino, che però non sono risultati siti idonei ad assicurare condizioni conservative adeguate». La direttrice di Palazzo Pretorio, Rosanna Tocco, e l'assessore alla Cultura di Prato, Simone Mangani, «hanno dato piena disponibilità a farsi carico delle spese di imballaggio, trasporto e assicurazione per la Visitazione del Pontormo e per le altre opere e favoriranno trasferte della Visitazione che permettano di ottenere risorse da destinare ai restauri di Carmignano». Per la diocesi «è fondamentale la collaborazione col Comune di Carmignano e con la Regione per reperire quanto necessario per metter mano quanto prima possibile al restauro delle coperture e a tal fine si auspica un concorde e concreto impegno». Intanto sono al via i «considerevoli lavori di consolidamento e di restauro dell'antico complesso parrocchiale per i quali la diocesi cerca fondi tali da completare il cospicuo finanziamento della Cei tratto dall'8x1000, pari al 70% della spesa complessiva di oltre 1.200.000 euro». Maurizio Costanzo