Prato, 24 settembre 2017 - Se ne parlava almeno da venticinque anni, da quando Alessandro Benvenuti sbarcò a Prato per girare «Caino e Caino»; Cinecittà a Prato. Un sogno lungo un quarto di secolo che si sta concretizzato. E sabato 30 settembre dalle 11 alle 19, nella sede di via Dolce de’Mazzamuti 1, tutti i pratesi potranno visitare ed ammirare i locali delle Manifatture digitali cinema. Una nuova struttura nata sotto l’egida del Mibact, l’Agenzia per l’adesione territoriale, il progetto Sensi Contemporanei Toscana per il cinema, la Regione Toscana, Fondazione Sistema Toscana e Comune di Prato.
La città che ha dato i natali o ha visto crescere grandi talenti come Roberto Benigni, Francesco Nuti, Giovanni Veronesi, Clara Calamai, Pamela Villoresi, Antonella Fattori, Saverio Marconi, Piero De Bernardi, Luca Calvani, Marco Cocci, Claudio Bigagli e tantissimi altri nomi illustri, non poteva non offrire alla settima arte un punto di riferimento per la realizzazione di film, audiovisivi e quant’altro (una lista di talenti, destinata fortunatamente ad aumentare ad ogni stagione cinematografica o televisiva). Con un occhio di riguardo a tutti i mestieri del cinema, anche quelli che «non si vedono», costretti spesso a rimanere nell’ombra, e non per questo meno importanti.
Durante l’open day di sabato 30 settembre, i visitatori potranno scoprire l’area trucco, parrucco e la sartoria. Per prendere maggiore dimestichezza con il mondo del cinema, i pratesi che affolleranno le Manifatture Digitali, avranno a disposizione una troupe per sperimentare in prima persona l’emozione degli effetti cinematografici. E sentirsi «star per un giorno»davanti agli obiettivi dei fotografi di scena. Nel centro storico, a due passi da Santa Caterina, si può vivere per un giorno il sogno del cinema. E poi, dal giorno successivo, le «Manifatture Digitali Cinema» saranno pronte per accogliere un cast ed una troupe che vogliano realizzare un film. Come tutti quelli che sono stati realizzati negli anni, in città. Da «Berlinguer ti voglio bene» che quest’anno festeggia quaranta candeline, a «Ad ovest di Paperino», l’unica volta sul grande schermo per l’indimenticabile trio I Giancattivi, Athina Cenci, Nuti e Benvenuti. Dal bel film dimenticato, «Per le antiche scale» di Mauro Bolognini del 1975 con Marcello Mastroianni, al terzo atto di «Amici miei» diretto da Nanni Loy. E ora con le Manifatture, si continua come in un laboratorio artigianale di eccellenza che crea la grande magia del cinema, tv e web.