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A 50 anni si riallaccia le scarpette Squadra in crisi? Ci pensa Angelita

La compagna del Psc si infortunia e lei la sostituisce in campo. Carpino: "Col calcio avevo chiuso nel 2016"

Minuto 70: mister Pallara si guarda alle spalle in cerca di un sostituto, visto che Albanese ha bisogno del cambio. Sedute in panchina però non ci sono più giocatrici, visto che fra infortuni e indisponibili, la squadra è in piena emergenza. Così il tecnico del Prato Social Club, campionato di Promozione femminile, si gioca il jolly e chiede di entrare sul terreno di gioco a una dirigente accompagnatrice. Certo, non si tratta di una persona qualunque, ma di Angelita Carpino, calciatrice di serie B, C e D fra gli anni ’80 e l’inizio del Duemila, che però ormai ha appeso le scarpette al chiodo già dal 2016. Lei, pur di non lasciare la squadra in dieci, accetta la proposta del tecnico, indossa la maglietta del Psc e scende in campo (anche perché in lista era stata inserita, con grande previdenza, sia come dirigente che come calciatrice). L’episodio è andato in scena domenica nel corso del match del campionato di Promozione giocato al Conti fra Prato Social Club e Giovani Granata Monsummano. L’incontro di cartello per sancire il terzo posto in classifica è stato vinto per 4-0 dalle ospiti, ma la vera notizia è stato il secondo debutto della propria vita di Carpino, che una prima volta aveva fatto il proprio esordio nei campionati dilettanti nel 1987 al Prato Sport e che 34 anni dopo (proprio lunedì ne ha compiuti 50) ha effettuato il debutto bis, stavolta con il Psc in Promozione. "Angelita sapeva che prima o poi avremmo potuto avere bisogno di lei in campo", spiega Cesare Pallara, mister del Prato Social Club. "Domenica eravamo davvero in emergenza e così le ho chiesto se poteva mettere la sua esperienza a disposizione delle ragazze, evitando di farle giocare in dieci e di subire un passivo più pesante". Giocare a 50 anni in Promozione non è cosa da tutti. Ma Carpino, nonostante il ritiro del 2016, continua ad allenarsi tutte le settimane con le ragazze del Psc. E così era in forma per potere scendere in campo. "E’ stata una bella sensazione, ero quasi emozionata a calcare di nuovo il terreno di gioco in una partita ufficiale", racconta lei. "Certo, mi alleno con le ragazze della squadra, mi diverto con loro, ma giocare una partita vera è tutt’altra cosa. Io nel 2016 avevo chiuso con il calcio giocato, poi questa estate ho incontrato di nuovo mister Pallara e lui mi ha convinto a seguirlo in questa nuova avventura". Carpino nel 2007 aveva giocato in serie B all’Isolotto proprio con Pallara in panchina. Poi tante esperienze nei campionati Figc e Uisp, fra cui la militanza nell’Arezzo. "Il progetto del Prato Social Club mi ha affascinato fin da subito", aggiunge. "Non solo calcio, ma anche solidarietà, amicizia e vicinanza alla città. Sto facendo da chioccia alle ragazze più giovani, do loro i consigli giusti e loro mi chiedono indicazioni su tutto: lato umano, sportivo e anche muscolare". Angelita di lavoro fa l’operaia tessile. Poi nel pomeriggio, da una vita, gioca a calcio. "Purtroppo negli anni ‘80 il calcio femminile era solo all’inizio e non sono riuscita a trasformarlo in un lavoro", conclude. "Le ragazze di oggi hanno molte più possibilità, ma il mio consiglio è quello di pensare soprattutto a divertirsi e a non farsi mai dire che il calcio è uno sport per soli maschi".

Stefano De Biase