A Vergaio una giornata nel segno del ciclismo femminile. Trofeo Rosa e Coppa. Ecco chi ha brillato

Una lunga giornata nel segno del ciclismo femminile giovanile a Vergaio di Prato, con tre prove valevoli per la Coppa Italia di società e per il Trofeo Rosa Interregionale. Hanno gareggiato circa 200 atlete provenienti da numerose regioni. L’apertura con la disputa della Coppa Circolo Arci L’Unione e vittoria sul rettilineo di via di Mezzo a Vergaio della lombarda Nicole Bracco (Cesano Maderno) al suo decimo successo stagionale tra le esordienti del primo anno. Perentorio il successo della Bracco nei confronti di Maia Melissa Boga (Bicifestival) e della toscana Sara Colzi del G.S. Capannori. Tra le 55 atlete di 13 anni, anche la lucchese e campionessa italiana Sveva Bertolucci, giunta decima. Poco meno di 50 le esordienti del 2° anno in gara nel Memorial Giancarlo Vichi: ha vinto la lombarda Elisa Paiusco Sansottera (Ju Green Gorla Minore) al primo alloro della stagione. Al secondo posto Nina Marinini (Biesse Carrera), terza Isabel Di Sciuvo (Cicli Fiorin), mentre nessuna atleta toscana nelle prime dieci posizioni.

Nel pomeriggio le allieve, con il Memorial Anna e Antonio Fabianelli, che ha portato ai nastri di partenza 95 concorrenti. Nei cinque giri iniziali pianeggianti gruppo sempre compatto e frazionamento che avveniva sulla salita da Seano a Carmignano quando le migliori salivano in cattedra. Nel finale erano una decina le atlete nel drappello di testa e dopo qualche scaramuccia per cercare la soluzione di forza era la volata a decidere per il successo e la più brava di tutte si dimostrava la bolognese Alessia Orsi (Calderara STM) che conquistava la terza vittoria della stagione precedendo le due atlete trentine Agata Campana e Maya Ferrante della Eletta Trentino Cycling. Nella giornata ciclistica, infine, il nuovo successo dell’esordiente 2° anno pratese Duccio Menici (Fosco Bessi), campione toscano su strada e su pista, che ha sbaragliato il campo a Ponticino di Arezzo giungendo in solitaria con 3 minuti di vantaggio.

Antonio Mannori