GIOVANNI FIORENTINO
Sport

"Bacchino Sport" a Sandro Castagnoli: l'omaggio al tecnico dei "big" del nuoto pratese

Il Comune di Prato celebrerà con il "Premio Bacchino Sport" alla memoria la figura di Alessandro Castagnoli. Lo "storico" tecnico del nuoto pratese sarà omaggiato anche dalla Futura, che potrebbe intitolargli il "Trofeo Città di Prato"

Un primo piano di Alessandro Castagnoli

Un primo piano di Alessandro Castagnoli

Prato, 21 febbraio 2025 - “Un grande riconoscimento per ricordare una grande persona”. Il presidente della Futura Roberto Di Carlo ha così commentato il conferimento del “Premio Bacchino Sport” alla memoria ad Alessandro Castagnoli, scomparso a 76 anni lo scorso agosto. Il riconoscimento con cui il Comune di Prato intende dire grazie al “Casta” per i decenni messi al servizio dello sport sarà ritirato il prossimo 24 febbraio dalla famiglia dell'indimenticato professore ed allenatore. Aveva letteralmente lo sport nel sangue, del resto: classe 1948, il padre Egisto (detto “Calvino”) era stato uno dei primi istruttori del salto ad ostacoli a Prato. Disciplina nella quale, da giovanissimo, Sandro era arrivato a laurearsi campione italiano nei 60 metri della categoria “allievi”. Aveva quindi praticato a buoni livelli il nuoto e il basket, per poi diventare prof di educazione fisica al Buzzi e al Copernico. Le pagine migliori le aveva però scritte come detto nel nuoto, riuscendo da tecnico a formare i migliori nuotatori e le migliori nuotatrici del movimento pratese. E portando alcuni di loro a livelli di eccellenza assoluta: Castagnoli è stato ad esempio il mentore di Andrea Righi (argento ai Mondiali di Fukuoka 2001) di Gioele Origlia (campionessa italiana nei 100 stile nel 2017) Lisa Giagnoni (vice-campionessa italiana nel 1994) e Francesco Moroni (campione italiano "ragazzi" nel 2008). E fino ad un paio di anni fa, era ancora a bordo vasca ad allenare le nuove leve. La Futura sta valutando anche la possibilità di intitolargli il “Trofeo Città di Prato” di nuoto, il meeting organizzato dalla società che ogni anno porta in città centinaia di agonisti. Anche se il sogno sarebbe quello di intitolargli la nuova piscina di Iolo. E chissà che il Bacchino, con il senno di poi, non possa smuovere le acque in tal senso.

G.F.

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