
Pallone
Renato Montagnolo non è più il vice-allenatore del Cosenza. Il tecnico pratese era arrivato in Calabria la scorsa estate, ricomponendo insieme al mentore Massimiliano Alvini la coppia capace di arrivare sino alla Serie A al timone della Cremonese. Stavolta le difficoltà non sono mancate, anche a causa di un mercato al risparmio condotto giocoforza dalla dirigenza ed alla penalizzazione di quattro punti per violazioni di natura amministrativa segnalate dalla Covisoc. Non sono comunque mancate prestazioni di livello: Montagnolo ed Alvini hanno lasciato sì i cosentini all’ultimo posto del campionato cadetto, ma ancora in piena corsa per la salvezza. Una scelta dettata forse più come estremo tentativo di dare una scossa, più che per ragioni tecniche. E considerando i soli 35 anni di età, Montagnolo ha tutto il tempo per pianificare il proprio futuro seguendo due strade: da un lato c’è quella che porta alla prosecuzione del sodalizio con Alvini, continuando a seguirlo da vice-allenatore. Dall’altro un eventuale debutto da allenatore, cominciando magari dalla Serie D. Saranno insomma i prossimi mesi a fornirgli gli spunti per prendere la decisione migliore, ad ogni modo. "Ho avuto l’onore di condividere tanti momenti con un gruppo di giocatori a cui rimarrò sempre molto legato - il messaggio d’addio e di ringraziamento che Montagnolo ha rivolto pubblicamente alla squadra ed alla tifoseria cosentina - sono mancati i risultati, non impegno e passione".
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