I campionati regionali di calcio riprenderanno dopo la sosta natalizia. E’ la proposta della Figc Toscana che adesso attende il via libera dalla Lega nazionale dilettanti. L’idea del presidente Mangini è quella di fare disputare a gennaio i recuperi dei match finora non giocati a causa dei rinvii covid, e successivamente ripartire col normale calendario di gare, riprendendo da dove i tornei erano stati fermati.
L’obiettivo della federazione è quello di concedere "un periodo di salvaguardia per la ripresa in sicurezza dell’attività, affinché le società possano riattivare gli allenamenti di gruppo e riorganizzare le singole squadre prima della ripresa dei campionati, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari". Al netto del via libera della Lega nazionale dilettanti, ogni ipotesi della Figc Toscana è comunque subordinata alle decisioni del governo, che al momento ha sospeso l’attività degli sport di contatto fino al 24 novembre. Ma che potrebbe prorogare ulteriormente lo stop visto l’aggravarsi della situazione dei contagi in tutta Italia. "Ripartire dopo le festività natalizie mi sembra la scelta più logica – commenta il direttore sportivo del Jolly Montemurlo, Patrizio Vannucchi – Purtroppo però ho la sensazione che questa sia un’ipotesi molto ottimistica. Perché le restrizioni potrebbero essere prorogate. Metterei la firma per ripartire a gennaio, ma ho la sensazione che dovremo vivere alla giornata ancora a lungo". La preoccupazione per uno stop prolungato per il calcio viene condivisa anche dal direttore sportivo del Maliseti Seano, Alessandro Becheri. "Una proposta simile da parte della federazione era nell’aria – dice – La decisione è giusta, anche perché va dato il tempo ai ragazzi di tornare ad allenarsi in gruppo e di ritrovare il ritmo partita. A dire la verità, però, io ho il timore che il governo possa sospendere anche gli allenamenti individuali. Una scelta con pesanti ripercussioni per tutto il movimento, ma che verrebbe accettata da tutti in presenza di una direttiva precisa da parte di governo e federazione. L’importante è che non ci sia più spazio per le singole interpretazioni dei provvedimenti". Il direttore generale della Pietà 2004, Riccardo Gualchierani, chiede invece un aiuto alla federazione. "Ci deve venire incontro con tutte le scadenze – conclude – Credo sia giusto ripartire quando ci sono le condizioni. Però allo stesso tempo la federazione ci deve dare una mano sulle spese da sostenere per i prossimi mesi". Stefano De Biase