
Gli appassionati di calcetto amatoriale non se lo sono fatti ripetere due volte. Nemmeno il tempo di tornare in zona gialla che lunedì pomeriggio molti campi di calcio a 5 cittadini sono stati fissati per tornare a tirare due calci al pallone assieme ad amici e compagni di squadra.
Un esempio di quanto successo in provincia, è quello degli impianti di Iolo dell’Opes Toscana Calcetto. Appena uscite da lavoro, alcune squadre hanno subito prenotato i campi per tornare a prendere confidenza col rettangolo verde, in attesa che riparta anche la stagione dei tornei. Un segnale di ripartenza, anche se i problemi nel settore del calcio a 5 e a 7 amatoriale non mancano.
"Sicuramente fa piacere riaprire gli impianti e vedere tornare i ragazzi giocare a calcetto" racconta Paolo Figna dell’Opes Toscana Calcetto. "Purtroppo è inevitabile parlare di una ripartenza a metà. Perché fra condizioni meteo incerte, divieto di utilizzo degli spogliatoi e soprattutto il coprifuoco alle 22, rischiamo di giocarci una buona fetta della clientela".
Le limitazioni imposte dal governo con l’ultimo dpcm, infatti, non hanno consentito un vero boom nel settore come invece si era in parte assistito la scorsa estate. Non a caso gli spazi per prendere in affitto gli impianti sportivi nei prossimi giorni sono ancora disponibili. A maggior ragione se si pensa alle previsioni meteo, che mettono tempo incerto per tutta la settimana.
"Le persone difficilmente escono da lavoro prima delle 1818.30 – prosegue Figna –. E i campi si affittano per lo più in orario serale. Ma se alle 22 tutti devono essere a casa, di fatto significa avere al massimo due ore al giorno a disposizione per affittare i campi. In questo modo però non ci viene consentito di lavorare e soprattutto di provare a recuperare tutto quello che abbiamo perso nel corso degli ultimi sei mesi".
La speranza degli addetti ai lavori e di tutti gli appassionati, e sono tanti, di questa attività sportiva è che da giugno le cose possano cambiare, a cominciare dall’abolizione del coprifuoco alle 22.
"E’ una norma troppo limitante per tante attività della società civile" conclude Figna. "E’ evidente che serve un intervento del governo per cambiare le cose. Dopo essere stati chiusi tutto l’autunno e l’inverno, non possono farci perdere anche l’estate".
Nonostante le restrizioni anti pandemia, comunque, tutti gli impianti si stanno muovendo per organizzare partite e tornei. L’Msp ha già annunciato di essersi attivata per la ripartenza del calcio a 5 e di quello a sette. Lo stesso vale per il Prato Nord che vuole sfruttare al meglio il campo sintetico.
Chiaramente l’organizzazione di eventi e singole partite è vincolata alla permanenza della Toscana e della provincia di Prato in zona gialla, l’unica tra le fasce – quella bianca ovviamente esclusa – in cui viene consentito lo sport di contatto all’aria aperta.
Stefano De Biase