
La vittoria della Zenith contro il Progresso
"In virtù di quanto precede, il calciatore Tempestini Samuele non risulta tesserato per la società Zenith Prato". E’ questa frase, vergata dal giudice sportivo nel bollettino di ieri (nel quale è stata decretata per la Zenith la sconfitta a tavolino nel match dello scorso 9 febbraio contro la Cittadella Vis Modena) che a posteriori rischia di fare da spartiacque e trasformare radicalmente le prospettive di una stagione sin qui esaltate, mettendo una pietra tombale (o quasi) sulle speranze di una salvezza che sembrava molto probabile.
Intanto, il 3-0 che gli uomini di mister Settesoldi avevano imposto sul campo al Cittadella Vis Modena è stato ribaltato: 3-0 sì, ma a tavolino e per i modenesi che avevano fatto ricorso ponendo l’accento sulla regolarità dell’ingaggio del giovane Tempestini. Perplessità sulla procedura di tesseramento che, una volta confrontatosi con l’ufficio tesseramento, anche il giudice sembra aver condiviso.
"L’Ufficio Tesseramento del Dipartimento Interregionale presso la Lega Nazionale Dilettanti, ha informato in merito al tesseramento di Tempestini che "la società Zenith Prato, in data 10 dicembre 2024 "ha firmato elettronicamente la pratica, allegando due contratti, uno con scadenza 2025, l’altro con scadenza 2026, che il sistema non ha ratificato", si legge nel bollettino reso noto ieri.
"In ragione del descritto errore, che l’ufficio tesseramenti "ha tempestivamente segnalato" - prosegue il comunicato - acquisiva contezza che "il suddetto tesseramento era privo del visto di esecutività". Solo in data 13 febbraio 2025, vale a dire successivamente alla disputa della gara in epigrafe, "la società ha inviato una PEC con il contratto corretto del calciatore con scadenza 2025".
Cosa succederà adesso? Partiamo dalla certezza: il giudice trasmetterà gli atti alla procura federale, la quale metterà sotto la lente d’ingrandimento tutte le partite nelle quali Tempestini è sceso in campo.
Si parla di una quindicina di incontri e non è da escludere, come scenario più nefasto, che alla società possa essere comminato un punto di penalizzazione per ogni incontro giocato dal calciatore. Un’ipotesi che quasi certamente coinciderebbe con la retrocessione, da scongiurare ad ogni costo: la Zenith (che per il momento ha preferito non rilasciare dichiarazioni ufficiali) sta comunque studiando il da farsi ed aveva già da qualche giorno sottoposto il caso ad un legale, per tutelarsi. E l’avvocato, ad occhio e croce, dovrà essere bravo a dimostrare che alla base di tutto tutto, invece di una leggerezza della società (come indirettamente ipotizza il giudice) ci siano stati il malfunzionamento del sito alla luce del caricamento del duplice contratto ed il mancato riscontro dell’anomalia.
Potrebbero quindi in linea teorica esserci gli estremi per un ricorso, oltre che per un patteggiamento. Valutazioni che spetteranno alla dirigenza, in tempi brevi. A Settesoldi, invece, il compito di "isolare" la squadra e di continuare a far sì che possa concentrarsi esclusivamente sul campo.
Giovanni Fiorentino
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