Promozione. Il Viaccia deve accontentarsi. Domina ma incassa solo un punto

Tanto amaro in bocca per i padroni di casa, autori di una bella prova. Sono a 4 punti ma al penultimo posto.

Il Viaccia deve accontentarsi. Domina ma incassa solo un punto

Tanto amaro in bocca per i padroni di casa, autori di una bella prova. Sono a 4 punti ma al penultimo posto.

Viaccia

0

Urbino Taccola

0

VIACCIA: Cecconi, Querci, Beshkimi, Servillo, Maiolino, Ferroni, Baldi, Bartolozzi, Del Re, Ridolfi, Vannucci. All. Facchini (ff).

URBINO TACCOLA: Malasoma, Zaccagnini, Aliotta, Castellacci, Petri, Bellagamba, Fabbrini, Antoni, Petracci, Fazzini, Cosi. All. Polzella.

Arbitro: Bulletti di Pistoia.

Buon pareggio, ma tanto amaro in bocca per il Viaccia, che non va oltre lo 0-0 contro l’ostico Urbino Taccola, pur dominando per lunghi tratti la partita. Con questo pareggio gli uomini allenati da Giugni (in tribuna squalificato) salgono a 4 punti, ma scivolano al penultimo posto nel girone A di Promozione. Andiamo con ordine. Dopo un buon avvio della formazione ospite, la squadra di casa inizia a macinare gioco e azioni pericolose. Al 15’ cross di Vannucci per Ridolfi, che dal dischetto controlla e calcia, ma trova l’opposizione di un difensore quasi sulla linea. Al 20’ Vannucci non riesce a pungere a tu per tu col portiere. Al 25’ cross di Ridolfi perfetto per Del Re che però manca il tocco vincente da pochi passi. Al 40’ punizione di Servillo dal limite dell’area insidiosissima che finisce di poco alta sopra la traversa. Si va al riposo col risultato inchiodato sullo 0-0. Nella ripresa è ancora la squadra di casa a fare la partita, con l’Urbino Taccola più impegnato a contenere e ad interrompere le trame avversarie, piuttosto che a creare veri e propri pericoli dalle parti di Cecconi. Al 65’ ci prova Ridolfi con un bel tiro da fuori area che sfiora il palo e termina sul fondo. A cinque minuti dal termine l’occasione più clamorosa per i locali: Varago lanciato in porta a tu per tu col portiere si allunga il pallone con l’ultimo tocco e praticamente lo consegna all’estremo difensore avversario, senza nemmeno riuscire ad arrivare alla conclusione. Malgrado gli sforzi e il buon gioco espresso, insomma, i pratesi devono accontentarsi di un solo punto, utile comunque per smuovere la classifica e ritrovare morale.

L. M.

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