GIOVANNI FIORENTINO
Sport

Quarantasei anni e non sentirli: Ighli Vannucchi continua a giocare

L'ex-professionista pratese (campione europeo con l'Italia U21 nel 2000) continuerà a giocare in Terza Categoria

Ighli Vannucchi con la divisa della sua nuova squadra

Prato, 4 agosto 2023 – “Perché sto continuando a giocare? A volte me lo chiedo anche io. Sarà perché per me, il calcio, è sempre stato prima di tutto divertimento e stare insieme ai compagni. Una parte, quest'ultima, che oggi sta forse venendo meno: vedo i calciatori più impegnati a gestire la realtà “virtuale” di quella reale”. E' il pensiero di Ighli Vannucchi, ormai pronto all'ennesima stagione sul terreno di gioco. Nel corso della sua carriera da professionista iniziata nel lontano 1996, le soddisfazioni non gli sono mancate: il giocatore cresciuto nel Maliseti ha ad esempio indossato in Serie A le maglie di Empoli, Salernitana e Venezia, mettendo a referto oltre 200 presenze nella massima divisione. E a 46 anni compiuti il mese scorso, non ha la minima intenzione di appendere gli scarpini al chiodo, visto che continuerà a giocare fra i dilettanti come sta facendo ormai da tempo.

La sua nuova “casa” si chiama Pieve San Paolo: il fantasista pratese ripartirà dalla Terza Categoria 2023/24 di Lucca, cambiando quattro formazioni nel giro di un biennio. “Personalmente, a questa età tendo a dare ancor più importanza al gruppo – ha aggiunto il diretto interessato – ho sempre pensato che lo “spogliatoio” e la componente aggregativa siano fondamentali in una squadra”. Vannucchi ha nel palmarès il titolo di campione d'Europa conquistato nel 2000 con la Nazionale Under 21 di Marco Tardelli, in un’epoca in cui il movimento calcistico italiano sfornava talenti ad un ritmo impressionante. “Ho avuto la fortuna di giocare in A in un calcio che viene definito “nostalgico”, dove c'era più spazio per la fantasia e per il gesto tecnico che ruba l'occhio – ha proseguito – e che oggi non esiste più: i giocatori individualisti faticano, la tattica ha portato il calcio di vertice verso un gioco più corale e scontato. Un calcio che continuo a seguire, ma che a mio avviso annoia e che non fa più sognare come prima”. Il 99% dei suoi coetanei ha già smesso da un po’, passando in panchina o dietro alla scrivania. Fra pochi giorni Ighli dovrebbe peraltro presentare un libro che racconta la sua storia, nel negozio che ha aperto a Lucca. La sua “fame” di calcio di però, sembra essere ancora quella dei bei tempi.