
La vittoria dell’orgoglio. Non si può che definire così il successo colto da parte del Prato allo stadio Italo Nicoletti....
La vittoria dell’orgoglio. Non si può che definire così il successo colto da parte del Prato allo stadio Italo Nicoletti. Un’affermazione rotondissima: un 4-0 (seconda volta in questa stagione che i biancazzurri riescono a segnare così tanto in un singolo incontro) che arriva esattamente dopo un altro 4-0, ossia quello subito per mano della capolista Forlì. Nelle due settimane che sono intercorse fra le due gare (nel mezzo la pausa del campionato), si è parlato tanto di quella che sarebbe dovuta essere la reazione della squadra di Mariotti, che non ha assolutamente deluso le aspettative, annichilendo il malcapitato United Riccione fin dai primi minuti. Una grande prova di forza quella fornita dai lanieri, che ha visto salire in cattedra un calciatore in particolare: Davide Di Stefano (foto), autore di una tripletta e dell’assist per il sigillo di Barbuti. Il trequartista di 25 anni avrebbe potuto trovare la via della rete in almeno un’altra occasione, se il palo non avesse respinto la sua conclusione dal limite. Questo ben testimonia il livello della prestazione offerta dal numero 24 del Prato, uno degli elementi che sicuramente meriterebbero di essere confermati anche per la prossima annata. Non a caso, le ultime due vittorie dei ragazzi di Mariotti - entrambe in trasferta - hanno portato la firma di Di Stefano, che a Imola aveva deciso l’incontro con il suo gol. In precedenza, era risultato fondamentale anche per il successo sul campo del Tuttocuoio, con due assist. Nel frattempo, il colpo a Riccione avvicina ulteriormente la società del presidente Stefano Commini alla salvezza diretta. I punti di vantaggio sulla zona playout restano sei: un discreto margine a sei giornate dalla conclusione del campionato. Ma guai ad abbassare la guardia, anche perché domenica è atteso il Tau Calcio al Lungobisenzio. Dopo le ultime due sconfitte consecutive sul campo amico, i biancazzurri sono chiamati a regalare una gioia ai propri sostenitori e a regalarsi un dignitoso finale di stagione.
Francesco Bocchini
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