Prato, 4 febbraio 2025 - Nell'ultimo anno gli infortuni non gli hanno dato tregua, costringendolo a lungo ai box. Ma quando finalmente ha avuto modo di tornare e di riprendere il suo posto nel XV delle Zebre, ha fatto la differenza e confermato di poter ancora dire la sua. Se la franchigia parmigiana ha battuto a Belfast l'Uster per 15-14, è stato anche grazie al contributo di Paolo Buonfiglio, autore di un'ottima prestazione in mischia insieme al compagno di reparto Hasa. La firma del pilone nato a Prato, che proprio lo scorso 28 gennaio ha compiuto trent'anni, è ben leggibile sotto quello che per gli uomini di coach Brunello è il terzo successo stagionale nello United Rugby Championship. Nel 2023, esordendo in azzurro contro l'Irlanda, Buonfiglio era diventato il terzo giocatore cresciuto nei Cavalieri a giocare con la Nazionale dopo Edoardo Gori e Lorenzo Pani. Per il rugbista classe 1995 rappresentò la chiusura del cerchio: al pari di Pani e diversamente da Gori (cresciuto nel Gispi) si è avvicinato alla palla ovale partendo dal Sesto Rugby, ovvero l'altra società che oggi compone la franchigia dei Cavalieri Union. Ha poi completato il proprio percorso giovanile nei Cavalieri, diventando presto la stella dell'U18. Non ha però fatto in tempo a diventare un riferimento della prima squadra “tuttanera”, perché ancora giovanissimo fu scelto dall'Accademia Francescato, per poi passare al Mogliano prima e (temporaneamente) al Benetton poi. Fino ad approdare alle Zebre, per un'avventura che promette di proseguire.
G.F.
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