Mr. Kelp
Pubbliredazionali

Covid? #RicominciamoInsieme!

Prospettive per imprese e società

In questo difficile momento che stiamo tutti noi vivendo a causa di questa pandemia, che mette a dura prova l'assetto del nostro Paese, abbiamo voluto scambiare alcune impressioni con 

imprenditori locali coinvolti in prima persona nell'emergenza Coronavirus, raccogliendone anche dei validi suggerimenti.

Abbiamo interpellato i tre soci fondatori del Gruppo Mr. Kelp, una realtà fiorentina che opera nel settore dei Multiservizi con quasi 40 addetti.

In particolare nel delicato comparto della disinfestazione e disinfezione industriale. 

È attualmente guidata dai tre imprenditori Sara Profeti, Alessandro Mazzocca e Simone Orselli.

Alessandro, quali sono le tue riflessioni sul momento che stiamo vivendo?

In questa fase di estrema difficoltà economica, crediamo che mai come adesso ci si debba ricordare di esser parte di una collettività, e di quanto sia importante un aiuto reciproco e solidale fra tutti coloro che vi appartengono. È indubbio che le inevitabili decisioni prese dal Governo e le dure misure restrittive, o meglio comportamentali, introdotte sono sicuramente e indubbiamente necessarie per bloccare il diffondersi del contagio. Anche se chiaramente stanno pesando tanto, forse troppo.

Questa continua percezione di stato d'assedio ci sta comunque portando a dover rivoluzionare buona parte delle priorità nell’immediato presente e a come immaginare l'inevitabile ricostruzione - la fase 2 - ovvero quando occorrerà cercare di metabolizzare e affrontare questo evento inaspettato che ci ha condotto in poche settimane al collasso economico, distruggendo buona parte del nostro, già fragile, tessuto imprenditoriale.

Simone, tu che provieni da una nota famiglia di imprenditori, che idea ti sei fatto?

Avremo sicuramente l'obbligo di far sistema! Non abbiamo assolutamente più tempo a disposizione per i consueti tavoli imbanditi da proclami e frasi sterili del tutto fini a se stesse, non è una provocazione ma un ineluttabile dato di fatto. Non possiamo permetterci di perdere tempo e dobbiamo tornare realmente al mondo del fare, rimboccarci le maniche e ripartire.

I tragici avvenimenti legati all'alluvione del 1966 dovrebbero pur averci insegnato qualcosa!

Teniamo presente che buona parte della nostra economia gravita attorno al mondo del Turismo e bisognerà far ripartire prontamente anche il Sistema Moda ed i vari comparti di Altagamma, così come intervenire supportando con decisione l'artigianato locale e le piccole e medie imprese che operano in settori d'eccellenza.

Penso naturalmente alle innumerevoli strutture alberghiere, ma anche ai centri commerciali, alle palestre, a quanti uffici aperti al pubblico, ai teatri, ristoranti e alla miriade di negozianti adesso in ginocchio.

Ci vorrà davvero tanto tempo perchè i turisti ed i nostri concittadini ritrovino la voglia e la fiducia per frequentare nuovamente questi luoghi.

L'epidemia sta forzatamente condizionando le nostre abitudini e il nostro normale standard, certezze date per acquisite che si stanno via via sgretolando. Quel che avvertiamo adesso dentro di noi per questa privazione di libertà, è una improvvisa sensazione di forte disagio che va ad impattare sulle nostre comunità, sui 

rapporti interpersonali e su quanto avevamo fino ad oggi costruito.

Tutto ciò mi costringe e ci costringerà a ripensare totalmente ogni concetto di sostenibilità ma anche l'impostazione del quotidiano stile di vita a cui ci eravamo assuefatti ed abituati.

Come imprenditori dobbiamo comunque e sempre guardare avanti focalizzandoci sull'immediata riappropriazione della vita sociale ed economica, e su quanto sarà poi possibile salvare e recuperare.

Come contitolari di una piccola impresa immagino che vi sarete anche posti le inevitabili conseguenze in termini occupazionali?

A mio giudizio credo che ripensare la vita consista anche nel ridare priorità a tanti aspetti, alle tante cose dimenticate, a nuove forme di appagamento nel quotidiano e una volta terminato questo lungo coprifuoco, potremo riappropriarci delle nostre identità, delle nostre piazze, e collocare il rapporto umano quale massimo valore, tenendo conto che quanto sta accadendo si traduce, a sua volta, in perdita di posti di lavoro portando come conseguenza l'impoverimento di interi nuclei familiari.

Alessandro dobbiamo anche e sostanzialmente capire come poter ripartire?

Considerate che nel 2016, come Mr. Kelp, abbiamo costituito una Società, direi atipica, dando spazio prevalentemente ai disoccupati, sia ex-dipendenti, che artigiani o imprenditori. Tutte persone che proprio adesso, in questa difficile situazione, stanno dando prova di una forza e di una partecipazione davvero esemplare, ripagando completamente la nostra fiducia . Abbiamo fin dagli inizi cercato di mettere al centro del nostro progetto l’individuo, inteso come essere umano e parte integrante del nostro modello ideale.

Tutto ciò è significativo e prenderei l'occasione per ringraziare i nostri dipendenti dal primo all'ultimo.

Stiamo lottando ed affrontando insieme questo difficile momento e noto in tutti loro un'energia positiva e soprattutto tanta aggregazione.

In tempi come questi è importante essere uniti e tentare in ogni modo di supportare coloro che si trovano ogni giorno a combattere in "prima linea", siamo stati infatti tra i primi a pubblicare alcune linee guida riguardanti la disinfezione para-sanitaria di strutture alberghiere e RSA, altre riguardanti la sanificazione integrata dei locali aperti al pubblico, con interventi in grado di riportare a "ora zero" i tanti pubblici esercizi, ristoranti, bar e pizzerie.

Per questo, in collaborazione con Radio Bruno, l’emittente più ascoltata nel nostro territorio, abbiamo deciso di realizzare un progetto, #RicominciamoInsieme, per dar voce a tutti gli imprenditori ed esercenti in difficoltà.

L'iniziativa parte da un gruppo Facebook, RicominciamoInsieme, che si rivolge soprattutto a tutte le attività economiche e produttive della nostra area. Vogliamo creare un Gruppo agguerrito di imprenditori! Per fare "sistema", per cercare di trovare insieme nuove idee, iniziative e soluzioni che aiutino a rinascere artigiani, imprenditori, ristoratori e addetti al turismo. Magari cercando di approfittare del momento per correggere anche alcuni dei difetti del nostro sistema attuale, per posizionarsi meglio di come eravamo.

Grazie alla nostra pregressa esperienza nel settore, noi, per esempio, stiamo realizzando interventi di disinfezione profonda tramite appositi dispositivi di micronizzazione ed aerosolizzazione di ultimissima generazione, per assicurare il massimo livello di protezione batteriologica, fornendo un servizio efficace, professionale e fruibile. Questo, grazie e soprattutto alla competenza del nostro Direttore Tecnico, Alberto Di Pede, che ha messo a punto protocolli specifici e Certificati.

Abbiamo anche realizzato un Kit di disinfezione ambientale continuativo, economico, professionale e Certificato. Si chiama Mr. Self, ed è un sistema integrato di Sanificazione ambientale, da utilizzare in piena autonomia, proprio per far ripartire le attività in piena regola con i Protocolli attuali. Inoltre forniamo assistenza continuativa ed il giusto apporto a chi acquisterà Mr. Self, con sopralluoghi, controlli, consigli e tutta la documentazione necessaria in merito alle normative vigenti.

Sara, come imprenditrice quali sono le tue conclusioni?

È mia ferma convinzione che dovremo essenzialmente tornare ad un dualismo industriale e cercare di replicare quanto di buono fatto nel periodo di pre-boom che fu caratterizzato da consistenti esportazioni e da un'altrettanto forte opera di consolidamento della produzione destinata al mercato domestico, ovviamente applicandolo e adattandolo al contesto attuale.

Occorrerà spingere l'export fino all'esasperazione e favorire l'immediata espansione e il consolidamento dell'industria manifatturiera e dell'artigianato nei settori chiave essenziali al benessere collettivo, al nostro fabbisogno interno, ed alla sicurezza del Paese.

Non sapendo ancora cosa c'è dietro l'angolo, sappiamo invece per certo che ci dovremo adattare, ecco perchè credo fortemente che solo un'azione comune, di tutti, cittadini, istituzioni nazionali e sovranazionali, possa darci una reale speranza di uscirne bene, rinsaldando e favorendo l'intraprendenza e la lungimirante abilità della piccola imprenditoria italiana. Soprattutto riuscire ad identificare esclusivamente "quanto di buono", ovvero quel che può e potrà apportare "valore aggiunto" in tutte le sue declinazioni.

#RicominciamoInsieme! Sarà un Nuovo Rinascimento!