Nel 2015, gli SDGs (Obiettivi di sviluppo sostenibile, Agenda 2030) ci hanno indicato la strada verso un mondo più sostenibile. Si tratta di obiettivi che interessano tutti e a tutti i livelli: governi e imprese ai primi posti, ma anche cittadini, associazioni, scuola, enti religiosi e così via. A prescindere dal cappello indossato però, si tratta prima di tutto di obiettivi che interessano ciascuna persona, adulta e anche giovanissima.
Per realizzarli è fondamentale, tra le altre cose, creare spazi di riflessione e di conoscenza, dove assorbire informazioni, concentrarsi, avere l’occasione di fermarsi e dedicare la nostra attenzione a costruire una nuova visione del mondo, più appropriata.
Si tratta quindi di formarsi e formare a una cultura che ci aiuti a raggiungere gli obiettivi necessari, a conoscere l’ambiente, la E della triade ESG, ma non solo quella. È importante infatti ricordare che esistono anche la G e la S e che per questo la cornice di riferimento deve poter proporre e tenere insieme pilastri come l’inclusività, la capacità di collaborare, e fare sistema, tra persone con bisogni, oltre che a volte valori e convinzioni diverse.
Concentrarsi, divertendosi, su temi importanti che nella nostra quotidianità godono ancora troppo poco dell’attenzione che meritano, è stato il motore di EcoClub, campo estivo proposto da Associazione Crescere ODV e TCA SpA, da poco concluso, presso la fattoria didattica Casa del Pietro, a Pieve San Giovanni (AR).
“L’integrazione e il coinvolgimento di tutti a sentirsi protagonisti delle attività hanno fatto da cornice a moduli di approfondimento didattico su temi come il mondo degli insetti, delle api, della relazione tra essere umano e ambiente. L’incoraggiamento ad andare ben oltre la pratica di giudizio, alla base di una relazione volta a scambiare valore e conoscenza tra esseri umani, ha fatto da base ai moduli preparati dai ragazzi dell’Associazione Crescere per un pubblico di attenti giovanissimi, sull’importanza di una risorsa preziosa come l’Acqua” commenta Faustina Bertollo, Presidente dell’Associazione Crescere ODV.
Lo spazio del gioco è stato ampiamente esplorato attraverso la proposta di
giochi cooperativi , che ricercano prima di tutto il piacere di giocare insieme, superando ansie, insicurezza, timidezza, facendo soprattutto immediatamente percepire quanto sia riduttivo, inutile e poco divertente, scegliere una visione di gioco che abbia come focus l’individuazione di un avversario.“Nei giochi cooperativi non ci sono né vincitori, né vinti, né tanto meno esclusi. Come per le sfide che ci attendono, la riuscita del gioco consiste nel trovare la strada per vincere tutti, attraverso la cooperazione e l’aiuto reciproco. In nessun caso si potrebbe mai vincere da soli” prosegue Bertollo.
Il campo ha proposto gioco collaborativo, ma anche informazione. Fabio e Taira di Sinergica, una micro azienda agricola che è quasi un esperimento sociale fra bioarchitettura e agroecologia, situata a Cafaggio (Capolona) ha proposto una mattinata dedicata a comprendere lo spazio dell’essere umano all’interno del più ampio eco-sistema. “Ci siamo addentrati nelle questioni della biodiversità e degli ecosistemi. Il tempo è volato e la cosa davvero straordinaria è stata la partecipazione di un pubblico così vivace, che ha posto tante domande, di ogni tipo. Tutti, proprio tutti, hanno partecipato” raccontano.
Silvia Vannucci, che ha preso parte a EcoClub in qualità di educatrice, sottolinea il carattere inclusivo e di condivisione che questo spazio ha saputo offrire. “Le lezioni e i laboratori proposti hanno stimolato curiosità e interesse, soprattutto perché inseriti in un contesto come la Casa del Pietro, completamente immerso nella natura, lontano dai rumori abituali della città. In questo modo i giovanissimi sono riusciti a calarsi completamente nell'ambiente”
Dalla conoscenza delle api e del loro mondo, grazie all’intervento dell’apicoltura Gualdani, ai laboratori progettati da Lavinia Loreni, è stata la volta di Alessandra Capizzi e Beatrice Spinello del circolo Legambiente di Arezzo, che hanno collaborato ai campi estivi con animazioni legate al tema della biodiversità. “Tra caccia al tesoro in natura, laboratorio per preparare delle bombette di semi da gettare in aree grigie per veder sbocciare fiori in primavera e rubabandiera, abbiamo passato il tempo in un clima di aiuto reciproco.
La facilità con cui tutti hanno espresso liberamente le proprie riflessioni, la capacità di giocare fra bambini di età anche molto diverse, ci hanno colpite. Siamo felici di avere anche scoperto la Fattoria didattica Casa del Pietro, un posto magico, dove la passione dei proprietari si mescola alla bellezza del paesaggio”
È stato affascinante il momento dedicato alla scoperta della biodiversità e degli insetti, creato da Leonardo Paolo Lastilla, l’opportunità di un vero e proprio ponte fra noi e la vita naturale alla quale apparteniamo. “Quando avevo 6-8 anni i miei occhi erano alla costante ricerca di nuove scoperte. Ricordo come raccogliessi insetti di ogni tipo e poi cercassi di trovargli un nome, di capire cosa mangiassero, dove vivessero, se fossero pericolosi come i salti degli adulti suggerivano all’interpretazione, senza convincermi però. Trovare la stessa attenzione, la stessa viva curiosità, nel pubblico di EcoClub, mi ha ricordato quanto sia importante non smettere mai di conoscere la nostra natura” riferisce Lastilla.
Le parole che hanno a che fare con EcoClub sono numerose: gioco, conoscenza, collaborazione, inclusione , e anche vantaggio, per tutti. “Siamo orgogliosi che EcoClub sia stato proprio questo, un valore per tutti, i nostri giovanissimi destinatari, gli educatori, gli esperti, chi ha ospitato in una cornice che è un grande patrimonio per tutti noi, chi ha progettato l’esperienza e garantito che potesse succedere” commenta Tommaso Chiarini, Direttore Generale di TCA SpA.
Avere le mani occupate nella terra, conoscere la natura, stabilisce una connessione, porta a prendersi la responsabilità verso il mondo e come esseri viventi. Inoltre, sviluppa la pazienza, quella del capire il tempo di ogni cosa, quel tempo che una volta percorso insieme e con presenza, ci permetterà di godere in ogni ambito, di frutti prelibatissimi.