Il Cinquecento a Ferrara: capolavori senza tempo in mostra a Palazzo dei Diamanti

Un viaggio nel Rinascimento alla scoperta di Mazzolino, Ortolano, Garofalo, Dosso, protagonisti di un'indimenticabile stagione alla corte estense

Il Cinquecento a Ferrara

Il Cinquecento a Ferrara

La mostra aperta a Palazzo dei Diamanti ripercorre le vicende artistiche del primo Cinquecento a Ferrara, dagli anni del passaggio di consegne da Ercole I d’Este al figlio Alfonso I (1505) fino al 1534, anno della morte di quest’ultimo, committente raffinato e di grandi ambizioni, capace di rinnovare gli spazi privati della corte come quelli pubblici della città.

La scomparsa della generazione di Cosmè Tura, Francesco del Cossa ed Ercole de’ Roberti lascia Ferrara alle prese con la difficile sfida di un ricambio di alto livello. Nel 1496 la scelta di ingaggiare Boccaccio Boccaccino indica la volontà di adottare un linguaggio più moderno, addolcito e morbido. All’inizio del nuovo secolo si sviluppa così una nuova scuola, meno endemica e più aperta agli scambi con altri centri, che ha come protagonisti quattro maestri: Ludovico Mazzolino, pittore dall’estro bizzarro che orienta il suo linguaggio in senso anticlassico; Giovanni Battista Benvenuti detto Ortolano, caratterizzato invece da un naturalismo convinto e sincero; Benvenuto Tisi detto Garofalo, il principale interprete locale della maniera di Raffaello; Giovanni Luteri detto Dosso, che sviluppa uno stile originale, colto e divertito, influenzato tanto da Giorgione e Tiziano quanto dalla Roma di Michelangelo.

Mentre Garofalo e Dosso sono noti al pubblico e il loro percorso è stato approfondito in maniera organica in diverse occasioni espositive, per Mazzolino e Ortolano si tratta di un debutto assoluto, e quanto mai necessario per illustrare compiutamente e comprendere meglio il variegato panorama della pittura ferrarese dei primi decenni del XVI secolo.

Le oltre cento opere esposte, provenienti da importanti collezioni e musei italiani e stranieri, documentano una stagione incredibilmente ricca, dove l’antico e il moderno, il sacro e il profano, la storia e la fiaba si fondono in un mondo figurativo che può definirsi, in una parola, “ferrarese”.

www.palazzodiamanti.it