Il mondo è sempre più di chi ha a che fare con le conoscenze tecniche e tecnologiche. Dal desiderare un posto da colletto bianco, lo scenario vede l’ascesa dei colletti blu, i professionisti, sempre più ambiti, di sistemi di produzione e loro funzionamento.
Non è facile trovare tecnici di produzione, si tratta del 75% della domanda complessiva delle aziende italiane, che resta insoddisfatta ma importante da raggiungere, per via della competitività che questi professionisti rappresentano oggi per le imprese. Lo spiega chiaramente Valeria Gamberi – District Manager Arezzo di Manpower Group, che da quasi 20 anni opera nel recruiting e conosce le evoluzioni del mercato del lavoro da un osservatorio puntuale, quello di chi ricerca l’incontro tra chi progetta il proprio percorso lavorativo e chi cerca competenze.
L’informazione tecnica è diventata una proprietà indispensabile, che produce precise e nuove gerarchie nel mondo del lavoro. Siamo passati dall’importanza del possesso del capitale, poi di beni e di macchine di produzione fino ad arrivare a una netta dominanza detenuta da chi dispone delle competenze tecniche. Sono queste persone a essere capaci di far funzionare sistemi sempre più sofisticati, migliorarli e immaginarne di nuovi.
Sono loro a conoscere nel concreto le produzioni, a gestire e collaborare ai processi, ad avere una visione privilegiata sull’esperienza e capace di assicurare il funzionamento di sistemi complessi e delicati come le macchine o i loro insiemi.
E poi si tratta di trasversalità, di adattamento, inteso come capacità di dare risposta a nuovi scenari. Non basta più (e forse non bastava nemmeno prima) assicurare l’esecuzione di un comando, attivare un sistema o disattivarlo, vedere un pezzetto dell’intero. Oggi l’intero va conosciuto tutto, e dell’intero occorre sapere informare le altre funzioni aziendali. Il tecnico di produzione è quella figura capace di occuparsi del cuore produttivo, il punto nevralgico di creazione del valore, chiamato a fare da filtro e nodo di sintesi e distribuzione delle informazioni che contano. Sono i tecnici di produzione a essere consultati per disegnare nuovi scenari produttivi, essendone i principali conoscitori diretti e il loro parere su un fornitore diventa decisivo nella catena degli approvvigionamenti.
Non sorprende riconoscere come siano stati proprio tecnici di produzione a creare dal nulla imprese che hanno incontrato un successo fortissimo: Lamborghini, Giovanni Borghi di Ignis, Leonardo Del Vecchio di Luxottica, e nel locale gli stessi fondatori di TCA SpA, oggi player internazionale nel recupero dei metalli preziosi, che forti di competenze tecniche metallurgiche decisero di mettersi in proprio per offrire un servizio che intuirono sarebbe diventato fondamentale per tutto il comparto.
Il tecnico di produzione è una persona che gestisce e assicura le attività necessarie alla produzione e lo fa con un occhio sempre orientato alla risoluzione dei problemi, al miglioramento del processo e della sicurezza. Il tutto in una forma strutturata e standardizzata, attraverso procedure che lui stesso co-progetta.
Come descritto nel Report EY-Manpower Group “Il Futuro delle Competenze in Italia” l’assertività è una caratteristica necessaria, soprattutto avendo a che fare con gruppi di lavoro trasversali, così come la capacità di ascolto attivo e di comunicazione, sia dentro che fuori l’azienda. Ciò che oggi è rilevante è la capacità di pensare il processo, prima ancora che una conoscenza operativa di interazione con il sistema.
La capacità in assoluto che più descrive la figura è una naturale predisposizione all’apprendimento continuo. Le imprese oggi, soprattutto quelle che si occupano di materia, sono dei veri e propri laboratori di realtà. Lo scenario produttivo vive di avanzamenti, efficientamenti, revisioni e sviluppi innovativi e i percorsi formativi, come ad esempio l’istituto ITIS, sono necessari per costituire la base di un percorso di conoscenza che non termina con la fine della scuola. Le competenze che in seguito si acquisiscono attraverso i percorsi formativi aziendali e l’esperienza sul campo, sono veri e propri patrimoni che da aziendali divengono personali, finendo per ammantare chi ne dispone di una grande appetibilità professionale.
Sara Magnani, Amministratrice di TCA con delega alle Risorse Umane, racconta come la sfida per le imprese non stia solo nell’individuare le persone adatte ma che sia poi nel trattenerle. “Queste persone che formiamo e che apprendono nel loro quotidiano diventano oggetto di numerose attenzioni da parte di altre imprese e non solo nel contesto metallurgico in cui operiamo. Le loro competenze sono talmente ricercate, appena dopo due anni di esperienza, che occorre strutturare ancora meglio la nostra capacità attrattiva”.
Da un lato le retribuzioni crescono del 30% e dall’altro occorre coinvolgere per fidelizzare: è importante la sostenibilità, il welfare, l’equilibrio tra vita professionale e non, il clima nel luogo di lavoro, la partecipazione e la relazione a tutti i livelli. Le persone desiderano sapere a che cosa stanno partecipando con il loro impegno e ogni impresa che si occupa di questa dinamica incontra maggiori possibilità di trattenere figure oggi sempre più contese.
“Ciò che suggeriamo a chi si occupa di formazione è di allenare alla capacità di organizzazione e analisi”. Sono le parole di Giacomo Bertuzzi, Ingegnere romagnolo, Responsabile dei processi metallurgici di TCA, appena rientrato da una giornata di formazione sul miglioramento dell’efficienza della fonderia attraverso le pratiche lean. Osservare è oggi fondamentale, così come la proattività per l’efficientamento.
E ciò è ancora più vero oggi, dove ciascuno è chiamato a contribuire alla transizione ecologica e quindi a divenire un agente di sostenibilità che evidenzia e si occupa di ogni spreco.
“La nostra ricerca di tecnici di produzione è sempre attiva. Il metodo a cui ci affidiamo aiuta a incontrare le persone più interessate a questo percorso. Ogni mese valutiamo numerose candidature e sebbene questo percorso professionale non sia per molti, siamo felici di investire in questo meticoloso processo di individuazione che porta reciproche soddisfazioni” conclude Sara Magnani.
TCA SpA e Manpower Group stanno progettando una giornata di divulgazione su questa figura sempre più ricercata e in cui sarà possibile partecipare a veri e propri contenuti e percorsi conoscitivi con il team HR dell’impresa e con specialisti del recruiting. L’evento sarà un’ottima occasione per chiunque desideri conoscere qualcosa in più su una delle figure più ricercate dalle imprese oggi, ideale in particolare per chi si appresta a concludere il proprio percorso formativo o sta pensando a come proseguire in maniera specialistica.