
Coldiretti Arezzo
Approvato dal Consiglio dei ministri il disegno di legge che vieta la produzione, l’importazione e la vendita di cibo sintetico nel nostro paese. I giovani agricoltori aretini di Coldiretti in prima linea al flash mob davanti a Palazzo Chigi per festeggiare il via libera del testo proposto dal Ministro dell’agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e dalla premier Giorgia Meloni che, basandosi sul principio di precauzione, chiude di fatto le porte al cibo sintetico e alle multinazionali che vorrebbero produrre carne da cellule staminali, latte, pesce e persino mangimi artificiali sostituendo gli agricoltori con bioreattori. La Toscana e la provincia di Arezzo così come le altre, hanno reagito alla prospettiva di ritrovarsi bistecche in vitro sul piatto incassando il convinto appoggio delle istituzioni, a partire dal Governatore Eugenio Giani e della vice presidente Stefania Saccardi, dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo e dal primo firmatario della mozione Marco Niccolai approvata all’unanimità dal consiglio al fianco di cento comuni della regione così come dai parlamentari eletti nel collegio toscano, presidenti di associazioni di categoria, l’Anci, le organizzazioni del mondo delle imprese e numerosi vescovi. Ad Arezzo l’On. Tiziana Nisini, il vicepresidente del Consiglio regionale Marco Casucci, i consiglieri regionali Vincenzo Ceccarelli, Lucia De Robertis, Gabriele Veneri, il presidente della provincia Alessandro Polcri e molti sindaci hanno firmato la nostra petizione e approvato le delibere contro il cibo sintetico.
“E’ un traguardo storico per gli agricoltori e per i consumatori. L’Italia è il primo paese a livello mondiale ad aver vietato la produzione e la vendita di cibo sintetico - spiega Lidia Castellucci, Presidente di Coldiretti Arezzo – la nostra provincia, per raggiungere questo obiettivo, ha fatto la sua parte, il cibo in provetta è un mondo che non vogliamo, che mette a rischio la salute, e che questo disegno di legge allontana dal nostro paese e dal nostro Made in Tuscany”.
La legge contro carne, latte, formaggi, pesce e mangimi in provetta da parte del Governo è stata sostenuta da una grande mobilitazione popolare che in tutto il Paese ha visto la raccolta di mezzo milione di firme da parte anche dei giovani e delle donne della Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia.
Coldiretti con Campagna Amica sostengono e promuovono anche nella nostra provincia il cibo buono e giusto, attraverso la rete dei mercati di Campagna Amica presenti sul territorio a cominciare dal lunedì con il mercato di Camucia, il martedì quello di San Giovanni Valdarno, il mercoledì quello aretino di Piazza Giotto, il giovedì a Sansepolcro, il venerdì doppio appuntamento a Montevarchi e ad Arezzo in via Spallanzani ed il sabato a Bibbiena, ad Arezzo tre volte alla settimana è possibile fare la spesa direttamente dal produttore al consumatore nel Mercato Coperto di Campagna Amica Arezzo in via Mincio il martedì mattina, il giovedì mattina ed il sabato mattina.
I mercati di Campagna Amica rappresentano un’occasione unica per conoscere meglio i prodotti locali e acquistarli direttamente dai produttori, che ne garantiscono genuinità e tracciabilità in un rapporto leale e consapevole con i consumatori, basato sulla fiducia reciproca, beneficiando anche di prezzi correttamente relazionati alla qualità dei prodotti.
I mercati di Campagna Amica sono un luogo che guarda al futuro dove è possibile incontrarsi, conoscere, fare laboratori ed imparare l’arte della tradizione contadina anche a tavola con le ricette del vero agriturismo presentate dai Cuochi Contadini.
La minaccia del cibo sintetico bussa alle porte dell’Europa. Dopo l’autorizzazione per il consumo umano concessa dall’autorità alimentare americana Fda ai filetti di “pollo” creati in laboratorio dalla Upside Foods e a quelli della GOOD Meat, il rischio è una diffusione anche nell’Unione Europea dove già quest’anno – denuncia Coldiretti Arezzo - potrebbero essere introdotte le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue. Dopo la carne la sperimentazione si è estesa al pesce ed al latte mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta. “Le bugie sul cibo in provetta – conclude il Presidente di Coldiretti Arezzo, Lidia Castellucci - confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”. CUP Artea: 1073553