
La giovane paziente è stata operata all’ospedale di Grosseto dall’équipe del dottor Andrea Coratti (nel riquadro in alto a destra) e dai colleghi dell’Uoc Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone, diretta dal professor Piero Paladini dell’Aou Senese (in basso)
Grosseto, 11 aprile 2025 – Un delicato e complesso intervento chirurgico è stato portato a termine all’ospedale Misericordia di Grosseto. Una giovane paziente, con diagnosi di tumore delle strutture linfatiche localizzato nel torace, è stata trattata con chemioterapia, come previsto dal protocollo ma ha subito una complicanza. Sono infatti comparse due fistole tra esofago e via aerea (trachea e bronco sinistro), problema che ha creato una comunicazione anomala e patologica che può provocare serie complicanze. La giovane, operata all’ospedale di Grosseto dall’équipe del dottor Coratti e dai colleghi dell’Uoc Chirurgia Toscana e Trapianto di Polmone diretta dal professor Piero Paladini dell’Aou Senese, è stata dimessa.
Leggi qui il canale Salute de La Nazione
Nel caso specifico, spiegano dal Misericordia, la comunicazione tra esofago e via aerea è una condizione estremamente grave e pericolosa, in quanto tutto quello che transita dal canale digestivo può defluire verso l’apparato respiratorio e comprometterne la funzione: la mortalità che si associa ad una fistola di questo tipo è estremamente elevata.
“Dopo un primo tentativo infruttuoso di gestione endoscopica - spiega il direttore della Chirurgia generale del Misericordia, Andrea Coratti - abbiamo deciso di intervenire chirurgicamente per risolvere il problema”.
L’intervento è stato effettuato dalle due équipe di Chirurgia Generale del Misericordia e di Chirurgia Toracica e Trapianto di Polmone dell’Aou Senese. È stato effettuato un triplice accesso toracico, addominale e cervicale che ha comportato l’asportazione completa dell’esofago, la riparazione della trachea e del bronco sinistro. L’esofago è stato quindi sostituito con lo stomaco opportunamente riadattato a tale scopo e posizionato in sede toracica anteriore per non rientrare in contatto con la via aerea (onde evitare recidiva della fistola).
“Il decorso postoperatorio - spiega il dottor Coratti - è stato lungo e impegnativo ma con esito estremamente positivo: la paziente, giunta inizialmente in ospedale defedata e in condizioni molto gravi, è stata dimessa con soddisfacenti recupero dello stato generale e autonomia".
Non è la prima volta che la Chirurgia Generale di Grosseto e la Chirurgia Toracica di Siena effettuano interventi combinati: la collaborazione delle due équipe avviene ormai da diversi anni e in grande sintonia per la gestione di casi complessi che richiedano l’esperienza di entrambe le discipline. "Questo tipo di intervento – aggiunge il professor Paladini – spesso caratterizzato da un alto tasso di insuccesso e mortalità, è l’ennesima testimonianza di questo siano importanti il confronto e la sinergia tra équipe di grande competenza e professionalità, ed è anche espressione di una consolidata collaborazione tra l’Azienda Usl Toscana Sud Est e l’Aou Senese, che da anni si confrontano e si integrano con la finalità di migliorare i percorsi di cura per i cittadini del nostro territorio”.