“Rivoluzione in ginecologia”, eseguito intervento innovativo all’ospedale di Perugia

Trapianto di cellule staminali per il trattamento del lichen sclerosus vulvare, una malattia che colpisce la zona genitale femminile. Il professor Sandro Gerli: “Le pazienti coinvolte avevano provato tutte le terapie convenzionali ma senza successo. Questa soluzione rappresenta una rivoluzione nel trattamento della malattia”

L'intervento è stato realizzato dall'équipe della clinica ostetrica e ginecologica

L'intervento è stato realizzato dall'équipe della clinica ostetrica e ginecologica

Perugia, 3 febbraio 2025 – Un altro traguardo in ambito sanitario. All’ospedale di Perugia è stato eseguito un intervento innovativo. Ovvero, un trapianto di cellule staminali autologhe per il trattamento del lichen sclerosus vulvare, una malattia dermatologica autoimmune, cronica e debilitante che colpisce la zona genitale femminile. L'intervento è stato realizzato dall'équipe della clinica ostetrica e ginecologica, sotto la direzione del professor Sandro Gerli, con la collaborazione delle dottoresse Gabriela Baiocchi, Maria Cristina Spataru e Laura Marchesini, medico anestesista della struttura di Anestesia e Rianimazione, diretta dal prof. Edoardo De Robertis.

Come avviene l’intervento

"Le pazienti coinvolte avevano provato tutte le terapie convenzionali - spiega il prof. Sandro Gerli in una nota dell'azienda ospedaliera - tra cui il trattamento cortisonico, ma senza successo. La soluzione che abbiamo proposto rappresenta una vera e propria rivoluzione nel trattamento della malattia. Si tratta esattamente del trapianto di cellule staminali autologhe prelevate dal grasso addominale, poi processate e reimpiantate nell'area vulvare. Questo trattamento, che si inserisce nel campo della medicina rigenerativa, ha lo scopo di rinnovare il tessuto vulvare danneggiato, creando una nuova e sana barriera contro la malattia. L'intervento si è svolto in tre fasi: l'espianto del grasso, il processo di filtraggio per isolare le cellule staminali e i fattori di crescita, e il reimpianto del materiale rigenerativo nell'area vulvare. Entro 60-90 giorni, le cellule staminali trapiantate sostituiranno il tessuto malato con un nuovo tessuto sano, ripristinando la funzionalità e il benessere delle pazienti. Nonostante la delicatezza della procedura, - conclude - l'intervento è durato circa un'ora per ciascuna paziente e si è concluso senza alcuna complicazione. Le pazienti sono state dimesse il giorno seguente". Questo intervento segna un passo significativo per la medicina rigenerativa in ginecologia, sottolinea l'azienda ospedaliera.

Leggi qui tutte le notizie di Salute

Lichen Sclerosus Vulvare: cos’è e sintomi

Il lichen scleroso-vulvare è una malattia cronica della pelle che colpisce nella maggior parte dei casi la regione della vulva. È caratterizzata dalle modifiche del tessuto che compone cute e sottocute e può insorgere a qualsiasi età: le donne più colpite sono quelle che si trovano intorno al periodo della menopausa, anche se si registra un’incidenza importante pure fra ragazze e bambine.

Il lichen provoca generalmente prurito e bruciore nella zona colpita. Un altro sintomo spesso associato alla malattia è il dolore durante e dopo i rapporti sessuali. Oltre che con lesioni dovute al continuo grattarsi, il lichen si può manifestare talvolta con macchine biancastre.