“Mio figlio di 6 anni in ospedale per sospetta frattura a un braccio, rimandato a casa: mancano gli ortopedici”

Orvieto, la denuncia di un genitore. A dicembre si erano verificati casi di trasferimenti di oltre cento chilometri fino all’ospedale di Foligno per interventi chirurgici di emergenza. Il direttore generale della Asl, Piero Carsili: "Stiamo fronteggiando una condizione difficile”.

L'ospedale di Orvieto

L'ospedale di Orvieto

Orvieto (Terni), 24 gennaio 2025 – Niente ortopedici nemmeno il pomeriggio. Le fortissime carenze che si registrano nel reparto di ortopedia del Santa Maria della Stella sono ormai diventato uno stillicidio di cui fanno le spese quasi quotidianamente i cittadini. L'ultimo episodio si è verificato martedì pomeriggio. Un genitore ha accompagnato il figlio di sei anni in ospedale per una sospetta frattura di un braccio, ma dopo essere stato sottoposto ad un esame radiologico, lo hanno rimandato a casa perché in servizio non c'era nessun ortopedico. Un episodio grave, ma in linea con quanto sta purtroppo avvenendo da molto tempo in un reparto che continua ad essere privo del primario e sotto organico di almeno tre specialisti rispetto a quanto previsto dalla pianta organica che contempla, sulla carta, sei medici specialisti. Domenica scorsa, per l'intera giornata gli ortopedici sono stati assenti mentre numerosi sono stati i casi di pazienti trasferiti a Foligno per la rottura del femore o per altri problemi per i quali si è reso necessario un intervento di urgenza.

"Verso le 17 sono andato al pronto soccorso con mio figlio di sei anni con sospetta   frattura di un braccio- racconta il genitore-appena arrivati al triage ci dicono subito che l' ortopedico non ci stava in quanto la sua presenza è solo la mattina e che gli avrebbero fatto solo le lastre. Così è stato. Nonostante avrebbe avuto bisogno di una manovra, siamo dovuti tornare questa mattina. Quindi bisogna sapere che uno se proprio si deve far male lo deve fare la mattina perché il pomeriggio non può essere curato" è l'amaro sfogo dell’uomo.

A dicembre si erano verificati alcuni casi di persone costrette ad un trasferimento di oltre cento chilometri fino all’ospedale di Foligno per poter essere sottoposti ad interventi chirurgici di emergenza. La situazione è estremamente critica come ammette lo stesso direttore generale della Asl Piero Carsili: "Stiamo fronteggiando una condizione difficile. Al momento gli ortopedici in servizio sono quattro, ma in realtà ce ne sono disponibili solamente tre perché uno non può essere in realtà operativo per motivi personali. In questa situazione tamponiamo le emergenze con un calendario elaborato settimana per settimana. Al momento ho disposto una integrazione al personale in servizio grazie allo spostamento su Orvieto di alcuni ortopedici dell'ospedale di Narni che sono disponibili anche per effettuare interventi chirurgici. Sta per prendere il via anche una convenzione con il personale medico dell'area di Foligno e Spoleto mentre il 4 febbraio verrà pubblicato un avviso pubblico per reperire altri ortopedici. C'è un grande impegno per risolvere la situazione, tenendo conto che questa specialità è una di quelle in cui è sempre più raro trovare professionisti". Carsili anticipa anche che a breve verrà nuovamente bandito il concorso per il posto da primario che è ormai vacante da tempo.