L’impegno della regione Toscana contro le mutilazioni genitali femminili, Mazzeo: “Serve consapevolezza”

La commissione Pari opportunità ha presentato al Palazzo del Pegaso, in occasione della Giornata internazionale, una pubblicazione dedicata alle azioni di contrasto e ai servizi di tutela alla salute delle donne

Locandina dedicata alla Giornata internazionale contro le mutilazione genitali femminili

Locandina dedicata alla Giornata internazionale contro le mutilazione genitali femminili

Firenze, 6 febbraio 2025 – Contro le mutilazioni genitali femminili, l'impegno della Regione Toscana si fa crescente. Dallo scorso novembre è attivo a Pisa un centro di riferimento regionale: il servizio è offerto dall'azienda ospedaliero-universitaria e rappresenta un unicum in Italia finora. Uno strumento prezioso e utile a far affiorare un fenomeno che rischia di restare sommerso e che proprio a Pisa ha portato finora una ventina di donne a chiedere aiuto e cure per trattare una mutilazione. Ma, come puntualizza la presidente della commissione regionale Pari opportunità, Francesca Basanieri, “questo dato è soltanto la punta di un iceberg”.

Il lavoro della Commissione

Un contributo importante da parte del Consiglio regionale arriva da una pubblicazione curata dalla commissione stessa, presentata oggi, 6 febbraio, in occasione della Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili, con un focus sulle azioni di contrasto e sui servizi di tutela alla salute delle donne. “Il futuro delle mutilazioni genitali femminili in Toscana mostra il percorso virtuoso portato avanti dalla Regione, in collaborazione con tutti i suoi organismi istituzionali, per dare una risposta concreta ad una delle violenze più atroci che conosciamo, quella delle mutilazioni genitali”, ha detto Basanieri. “Il centro di riferimento regionale per le mutilazioni, l'unico pubblico in tutta Italia, è stato sicuramente un traguardo – afferma la presidente – a partire da questo, però, dobbiamo continuare a costruire una rete a supporto, in modo che tutte le donne mutilate in Toscana possano accedere in tutta la regione a questi percorsi per essere curate”.

Quanto all'incidenza generale, Basanieri sottolinea che a esserne colpito è l'8% delle donne che arrivano dai Paesi considerati a rischio. In questo senso, conferma la presidente della commissione, “il nostro obiettivo è capire, anche col centro di riferimento, quanto incide il fenomeno in Toscana e la sua valenza. Questo ci servirà a comprendere anche quante donne hanno bisogno d'aiuto, perché fino ad oggi il fenomeno è stato veramente molto sommerso”. Inoltre, osserva Basanieri, “le donne non avendo la possibilità di essere curate dalla sanità pubblica non facevano affiorare questo problema, e quindi, o non si curavano o per curarsi andavano addirittura all'estero”.

Il contributo della Regione

Il lavoro della commissione Pari opportunità conta sul pieno supporto del Consiglio regionale, confermato anche dalle parole del presidente dell'Assemblea legislativa Antonio Mazzeo: “Con la risoluzione 117 del 2021, il Consiglio regionale ha affidato alla commissione Pari Opportunità lo studio e la definizione delle strategie per il contrasto, la cura e la prevenzione alle MGF – ha detto –. Da questo è scaturita la nascita di un Centro regionale MGF presso l’AOU Pisana che, con competenze diverse, offre a tutte le donne le cure migliori”.

“Il 2030 – continua Mazzeo –  è stato individuato come l’anno in cui in tutto il mondo deve essere completamente abbandonata questa pratica che da secoli colpisce le donne (in molti casi bambine), in particolare nel continente africano”. “Ma il 2030 è oggi – conclude – e allora mettiamo in campo azioni anche di sensibilizzazione e prendiamoci l’impegno di far conoscere questo libro e questo centro nelle scuole, facciamo educazione civica, di dignità e di civiltà. Bisogna far crescere la consapevolezza”.

Al convegno è intervenuto anche il presidente della commissione Sanità Enrico Sostegni: “Come commissione Pari opportunità siete riuscite a riattivare il percorso, a mettere in rete tutte le articolazioni del sistema regionale, partendo dal basso. Il tema dell’individuazione e della prevenzione non lo fa solo il centro di riferimento regionale o la mozione del Consiglio – ha aggiunto – ma lo fa una consapevolezza che si crea con il tempo, con il coinvolgimento dei medici di medicina generale, di chi è sul territorio, dei pediatri”.

L’incontro è stato moderato da Francesca Torricelli della commissione regionale Pari opportunità e coordinatrice del tavolo mutilazioni genitali femminili presso OTGC. Tra gli interventi Tommaso Simoncini, professore ordinario di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Pisa, Nura Musse Ali della commissione regionale pari opportunità - Centro di riferimento regionale per le mutilazioni genitali femminili e per la chirurgia ricostruttiva dell’apparato genitale AUO Pisa, Monica Marini, dirigente - coordinatrice dello staff direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale della Regione Toscana, Laura Nanni, AOU Meyer IRCCS di Firenze, pediatra e componente Servizio GAIA e Isabella Mancini, presidente di Nosotras Onlus e referente Casa delle Donne Firenze.