Siena, 3 febbraio 2025 – Domani, 4 febbraio, la giornata mondiale del cancro. Il tema scelto per l’edizione 2025 è "United by unique" ("Uniti dall'unicità"), a simboleggiare il fatto "che ogni esperienza con il cancro è unica e tutti uniti è possibile creare un mondo in cui guardare oltre la malattia e vedere la persona prima che il paziente". Importanti novità in ambito terapeutico vengono da una ricerca nella quale ha collaborato anche l’Università di Siena.
Cellule dormienti e cellule chemio-resistenti
Per quanto riguarda la ricerca all’interno dell'Istituto superiore di sanità (Iss), a cura di un gruppo del Dipartimento di Oncologia e Medicina Molecolare dell'Iss guidato da Ann Zeuner, due sono gli ambiti specifici su cui si sta concentrando: le cellule cosiddette dormienti, cellule tumorali che spesso rimangono nel corpo e che sono responsabili delle recidive, e quelle chemio-resistenti. Nel primo caso, in cui l'obiettivo è colpire le cellule tumorali dormienti o renderle tali per sempre, è stato prodotto e brevettato in Istituto un nuovo farmaco, o meglio una nuova formulazione di un farmaco, la fenretinide, che in passato aveva mostrato una efficacia limitata per problemi di scarso assorbimento, per prolungare la dormienza delle cellule nel tumore della mammella in un modello animale.
I risultati della ricerca
“Grazie a questa formulazione in nanoparticelle, il farmaco è assorbito più efficacemente e mostra un effetto antitumorale significativo contro le metastasi di tumore alla mammella nei topi, senza provocare effetti collaterali – si legge sul sito dell’Iss – Questi risultati promettenti offrono speranza che il Bionanofenretinide possa in futuro diventare un'opzione terapeutica per prevenire la formazione di metastasi o rallentare quelle già esistenti nel cancro al seno. Zeuner ha inoltre sottolineato l'importanza per le donne di sottoporsi a controlli regolari e adottare stili di vita sani (alimentazione equilibrata, attività fisica, riduzione dello stress) per migliorare la qualità della vita e ridurre il rischio di recidiva”.
La pubblicazione
I risultati della ricerca, condotta in collaborazione con le Università di Siena e di Bologna e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano, sono stati pubblicati nel mese di novembre sulla rivista "Journal of Experimental & Clinical Cancer Research". Lo studio è stato realizzato grazie a dei finanziamenti della Fondazione Airc per la Ricerca sul Cancro e interni all’Iss.
Perché le cellule sono chemio-resistenti? Il progetto
Vi è poi un altro progetto in corso, che riguarda la chemio- resistenza. Si cerca di capire perché le cellule siano chemio-resistenti e come questo accada, oltre a individuare delle vulnerabilità che rendano possibile colpirle. Il progetto è un progetto Pnrr, di cui l’Iss è capofila, del valore economico di un milione per quattro unità operative coinvolte. Tra le altre importanti attività svolte dall’Iss, vi è poi quella del monitoraggio tramite il sistema di sorveglianza Passi dei programmi di prevenzione individuale (screening colorettale, mammografico e cervicale).