REDAZIONE SARZANA

Il Museo Diocesano di Sarzana: "Quale opera vi emoziona di più?"

Un sondaggio on line, mentre viene proposta, sempre su Facebook, la Via Crucis di Paolino Rangoni

Una visita... reale, nei mesi scorsi, alla sede sarzanese del Museo Diocesano

Una visita... reale, nei mesi scorsi, alla sede sarzanese del Museo Diocesano

Sarzana, 22 aprile 2020 - Un'iniziativa particolare quella del Museo Diocesano di Sarzana, che chiede un piccolo sforzo a tutti gli appassionati. Il gioco/sondaggio, che terminerà a mezzanotte di mercoledì 22 aprile è questo. “Chiediamo a ciascuno di voi di scrivere nei commenti (indicano sulla pagina Facebook @diocesanosarzana, ndr), l'opera d'arte figurativa (dipinto, affresco, scultura) che più amate, che più vi emoziona o semplicemente che più vi è rimasta impressa, famosa o non famosa, antica o moderna, collocata in un museo, in una chiesa, in una piazza, in casa di qualcuno. Dovreste unire all'indicazione un'immagine dell'opera, tanto tutte le immagini sono, più o meno agevolmente, scaricabili da internet oppure, se la amate, ne avrete una fotografia. Noi ci limiteremo a catalogarle e ad indicarvi le più segnalate numericamente e magari le più curiose. Avete tempo per pensarci e per dare la vostra indicazione (corredata dall'immagine) fino a mercoledì sera a mezzanotte (stasera, ndr)”. I risultati verranno pubblicati domani sempre sul social network. Come abbiamo già segnalato nei giorni scorsi, comunque, il Museo diocesano di Sarzana, non propone soltanto opere d'arte del passato, ma attraverso le sue pillole d'arte, anche testimonianze contemporanee.

A cura della direttrice Barbara Sisti, è stata anche presentata la Via Crucis creata dall'artista sarzanese Paolino Rangoni; un filmato (realizzato, come anche i precedenti, in collaborazione con la cappella musicale 'Ferdinando Maberini' della basilica concattedrale di Sarzana) di circa un minuto diffuso attraverso i canali social Facebook e Instagram, oltreché sul canale Youtube dedicato. Paolino Rangoni è nato a Genova e ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Napoli. All’Accademia di Belle Arti di Carrara ha conosciuto, tra gli altri, gli artisti Gian Carozzi, Rodolfo Ceccotti e Walter Tacchini. Nel 1999 fondò insieme a Graziano Dagna il movimento neo–naturalista in Liguria. Il ciclo pittorico della 'Via Crucis' presenta una testimonianza di fede profonda nella quale la paura, l’emarginazione e la sofferenza di Gesù raggiungono la piena espressività nell’interpretazione dei soggetti sacri. Di rilievo, in particolare, sono le scene corali, nelle quali i corpi interagiscono tra loro con una forte presenza scultorea, nella gestualità delle figure e nelle loro espressioni. Le atmosfere 'fuori dal tempo', a loro volta, fanno emergere una forte drammaticità. Le tele della 'Via Crucis' sono state donate nel 2012 al Museo diocesano della diocesi di Vicenza, dove si trovano tuttora. Il cospicuo numero di disegni preparatori, veri e propri studi, è invece conservato nello studio dell’artista, a Sarzana.

Marco Magi