
L'interno della chiesa dei santi Filippo e Giacomo
Luni (La Spezia), 7 aprile 2025 – “Ce l’abbiamo fatta! La soglia delle 2500 preferenze è stata raggiunta e anche superata”. Esulta Silvia Farina, presidente dell’aps circolo culturale Le Maestà di Nicola, promotrice della candidatura della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo al censimento ’I luoghi del cuore’ del Fai. Le chiamate a raccolta con visite guidate nel borgo, il passaparola, il coinvolgimento delle scuole hanno dato i loro frutti. E adesso, cosa succede? “Il 10 aprile – spiega Emanuela Costamagna, delegato regionale Fai per i luoghi del cuore – termina la raccolta firme per il censimento. Il 12 giugno sarà annunciata la classifica finale e i primi tre classificati accederanno di diritto a un contributo a fondo perduto rispettivamente di 70, 60 e 50mila euro”.
Vale la pena ricordare che, oltre a Nicola, in provincia è candidata anche la chiesa di San Giorgio di Tellaro. È quarta in classifica e si sta giocando il terzo posto con l’eremo di Santa Rosalia alla Quisquina, ad Agrigento. Tutte gli altri luoghi del cuore, che dal quarto posto in giù hanno raccolto almeno 2.500 firme, potranno elaborare un progetto e partecipare a un bando che sarà pubblicato contestualmente alla classifica finale a metà giugno. Si potrà così accedere ad altri contributi a fondo perduto. “Si tratta di un contributi - precisa Costamagna - che richiedono almeno un 20% di cofinanziamento da parte del richiedente”. I progetti andranno presentati entro l’estate. In autunno il Fai li valuterà e, entro la fine dell’anno, comunicherà l’elenco dei vincitori. Otto i punti di valutazione, tra cui innovazione, comunicazione, importo richiesto, numero di voti raccolti, percentuale di cofinanziamento garantito eccetera.
Come si muoverà Nicola? “I voti raccolti - spiega Costamagna - ammontano a circa quattromila. Ottimo risultato ma basso per ricevere finanziamenti importanti. Si dovrà pensare a un progetto piccolo, in modo da chiedere al Fai un importo di poche migliaia di euro. Bisognerà ragionare su un progetto che abbia un valore aggiunto significativo e soprattutto garantire di avere la quota di cofinanziamento di almeno il 20 per cento”.
Ipotesi allo studio? “La chiesa offre diverse opportunità di restauro e di studio. Affreschi, coro ligneo e tanto altro. Ma il progetto andrà trovato tutti insieme. Ma le scelte andranno valutate tutti insieme, dall’Aps Le maestà di Nicola, il parroco don Carlo Cipollini, la comunità locale e l’amministrazione comunale. Io, nel mio ruolo di delegato Fai regionale, offrirò tutta la consulenza necessaria a suggerire le scelte più adeguate e a guidare il percorso di stesura e presentazione del progetto”.
Il numero delle firme raccolte è uno degli otto criteri presi in esame per la concessione del contributo. Ogni voto può dunque essere ancora utile per il futuro progetto di Nicola: e può essere dirimente per il piazzamento sul podio di Tellaro. C’è tempo fino al 10 aprile, con un click sul sito https://fondoambiente.it/luoghi/borgo-di-nicola?Idc o compilando i moduli cartacei scaricabili dal sito stesso.