REDAZIONE SARZANA

Alfredo Bertella e l’Arsenale Da allievo operaio a innovatore

Morto ad Arcola quasi dimenticato nel 1960 ebbe invece un ruolo chiave. Partito dal nulla, si affermò con tenacia e passione ai vertici della Scuola

Poche figure di nostri concittadini meritano un doveroso ricordo come quella di Alfredo Bertella, nato ad Arcola nel 1874 ed ivi morto,quasi dimenticato nel 1960. Eppure a lui si deve lo sviluppo della scuola allievi operai dell’Arsenale, del Corpo dei disegnatori navali, e, con documentazione assolutamente mancante, il compimento di numerose missioni all’estero per conto della Marina Militare. La Spezia lo ricorda con un piccolo busto posto nei giardini antistanti la porta principale dell‘Arsenale, Arcola con la intitolazione di un complesso scolastico a Romito Magra, e nulla più.. Leggendo le sue commosse ricordanze dal 1888 quando 14enne entrò come allievo operaio nella omonima scuola, al 1948 anno in cui lasciò il servizio, ci rendiamo conto della grandezza di trovarci di fronte ad un uomo che, partito dal nulla, si affermò con tenacia e passione nella stessa “azienda” – cioè l’Arsenale della Marina Militare – raggiungendone i vertici direttivi nella parte diciamo così creativa e quindi di estrema importanza. Eppure mantenne un profilo basso, lontano dalla notorietà, tutto concentrato sui risultati del lavoro.

Quando rievoca le macerie del 1945, la richiesta della stampa di un suo articolo di ricordi e il successivo “no grazie” per mancanza di spazi – ma sappiamo bene che questa scusa viene spesso usata per un mancato gradimento –, il nostro eroe ripone le sue memorie nel cassetto e le rispolvera tre anni dopo trovando nell’ammiraglio Ferrante Capponi, direttore dell’Arsenale, un entusiasta editore. Alla sua morte il suo necrologio ricorda sommariamente una carriera prestigiosa: da allievo operaio congegnatore nel 1888 al 1894 quando divenne operaio e conseguì il diploma di meccanico costruttore navale per poi diventare disegnatore navale e capo–tecnico. A questo punto entriamo nella leggenda: si iscrive al Politecnico di Torino, dove per studiare copia a mano intere dispense non disponendo del denaro per l’acquisto dei libri, e nel 1918 si laurea a pieni voti in chimica ed ingegneria, divenendo con tale titolo capo del laboratorio sperimentale dell’Arsenale. La sua duplice specializzazione – costruzioni navali e chimica – gli valse esperienze nella elettrometallurgia dello zinco, la nomina a membro del Consiglio nazionale delle ricerche e numerose onorificenze. Effettuò per conto della Marina Militare numerose missioni all’estero: Germania, Argentina e Russia.

Ci ripromettiamo di ritornare su questo personaggio, di assoluto rilievo, impegnandoci sin da ora alla ricerca di materiale storico e scientifico sulla sua vita e sulla sua opera, appassionato alla sua vera e propria missione al servizio dei giovani e del proprio Paese.

Giovanni Pardi

Presidente dell’associazione “Amici di Ettore Cozzani