Santo Stefano Magra, 20 dicembre 2024 – Nonostante il ‘niet ‘del Comune il Tar ligure si è espresso in favore di Iliad per l’installazione di una stazione radio base di telefonia mobile nell’area limitrofa del centro padel di via Curtatone, a Ponzano.
Una vicenda nata circa due anni fa – il 23 dicembre del 2022 - con la trasmissione del gestore al Comune di Santo Stefano del piano annuale di localizzazione dei propri impianti in cui era compreso anche questo e a cui era seguito, il 13 dicembre dell’anno successivo, anche l’invio, al Comune e ad Arpal, dell’istanza di autorizzazione per il medesimo impianto di via Curtarone.
Qualche giorno più tardi il Comune ritenendo che l’ubicazione proposta non corrispondesse a nessuna delle postazioni previste o in previsione nel territorio, aveva richiesto ad Iliad di produrre integrazioni documentali. Integrazioni che a cavallo tra la fine del 2023 e l’inizio dell’anno corrente il gestore ha provveduto ad inoltraree, compreso il parere favorevole di Arpal che accertava il rispetto dei limiti per le emissioni.
Documentazione che però il Comune aveva ritenuto insufficiente, tanto da sospendere in via cautelare il provvedimento per l’installazione dell’antenna il 30 gennaio 2024. Ma il gestore dell’impianto, assistito dai legali Filippo Pacciani, Valerio Mosca e Martina Menga, lo scorso aprile aveva deciso di impugnare il provvedimento presentando ricorso al Tar.
Risale a lunedì la sentenza con cui il tribunale amministrativo regionale ha disposto l’annullamento del provvedimento emesso dal Comune lo scorso gennaio.
Le motivazioni sono ben presto spiegate. Il comune sarebbe responsabile di difetto di motivazione e istruttoria, oltre che di aver aggravato il procedimento volto all’installazione ai danni di Iliad per via “dell’impossibilità ad accorpare l’impianto su una struttura portante di prossima realizzazione da parte della società Wind Tre” . Secondo il Tar il Comune di Santo Stefano avrebbe “onerato impropriamente la società ricorrente dell’ impossibilità tecnica della co-ubicazione, laddove la legge impone piuttosto alle autorità competenti al rilascio delle autorizzazioni di valutare la possibilità di imporre la co-ubicazione”.
Accolto quindi il ricorso perché “il provvedimento impugnato sembrerebbe imporre la co-ubicazione all’operatore che ha presentato domanda di autorizzazione piuttosto che a quello già installato, definito di prossima realizzazione senza specificare se avesse o meno già ottenuto l’autorizzazione”. Mentre una nuova antenna potrebbe quindi sorgere a Ponzano, una nuova richiesta di installazione recentemente arrivata al Comune di Santo Stefano Magra starebbe provocando la mobilitazione popolare.
Elena Sacchelli