Appello caduto nel vuoto. La casa della musica ora rischia di chiudere

Nessuna offerta per il negozio di via Brigata Ugo Muccini a Sarzana. Iniziata la svendita degli strumenti, ancora cinque-sei mesi per sperare.

Appello caduto nel vuoto. La casa della musica ora rischia di chiudere

Appello caduto nel vuoto. La casa della musica ora rischia di chiudere

Nei giorni della canzone italiana la casa della musica rischia invece di chiudere per sempre. A un anno dall’appello lanciato da Giuseppe "Beppe" Finetti per trovare acquirenti per il suo Music Store, il negozio di strumenti musicali di via Brigata Partigiana Ugo Muccini a Sarzana, non si è concretizzata nessuna offerta e così è iniziata quella fase tipica delle attività ormai prossime alla chiusura. Una grande svendita di splendide chitarre, pianoforti, batterie, accessori che fanno parte dell’immenso patrimonio del negozio. Non soltanto in termini economici ma soprattutto di passione, legame e quella sorta di amicizia che lega i musicisti anche se non non si conoscono. Ancora cinque-sei mesi di apertura per sperare all’ultimo tuffo nella risposta di qualche interlocutore intenzionato a portare avanti un percorso iniziato da Beppe nel 2004 e diventato punto di riferimento non soltanto per i sarzanesi.

Il Music Store è un’isola dove approdare per avere uno strumento, acquistarlo nuovo oppure usato, ottenere un consiglio esperto e un suggerimento. Oppure aggiustare una vecchia chitarra, il violino del nonno affidandosi alle mani del liutaio Raffaele Lombardi che dal 2011 ha avviato, all’interno del punto vendita, il suo laboratorio artigiano. "Comunque - specifica Giuseppe Finetti - l’attività di liuteria proseguirà. Raffaele conserverà il suo spazio per la messa in sesto degli strumenti e tutte le consulenze ma il sottoscritto si farà da parte come avevo già detto un anno fa. Speravo nel frattempo che si potesse concretizzare il passaggio di consegne e comunque resto ancora fiducioso, perchè sarebbe davvero un peccato chiudere una attività come questa. Resto in attesa ma intanto iniziamo la fase di svendita degli strumenti, un passaggio necessario nel caso in cui non si verificasse nessuna valida alternativa". La liuteria comunque andrà avanti.

"Vedremo con quali spazi - conferma Raffaele "Lele" Lombardi - ma sicuramente porterò avanti il mio lavoro sperando anche che il Music Store prosegua il suo viaggio magari anche con una formula ridimensionata rispetto a quella attuale. Ci vorrebbero giovani con il coraggio di provarci e tentare una nuova strada come hanno fatto tanti in passato ma non è così semplice, nonostante l’attività musicale sia unica".

Massimo Merluzzi