
Una nuova Portofino alla foce del fiume. L’ambizioso progetto di valorizzazione della frazione di Bocca di Magra è collegato al porticcicolo turistico da anni è al centro di polemiche e azioni legali. Ancora aperti i ricorsi al Tar presentati dall’ex gestore ma, in attesa delle sentenza il progetto di sviluppo di “Italia Marine Service” guarda al mare. La società che sta gestendo l’attracco delle barche, di proprietà comunale, sta infatti rilanciando la storica baia dell’Angelo ripropondendola non solo con la nuova identità di Cala Beach Club ma con un’innovativa formula di accoglienza turistica. "I fruitori del porticciolo – spiega il consulente della socieà Manolo Cacciatori – hanno sempre avuto il problema, una volta attraccati, di spostarsi per godere del mare. La soluzione sarà la terrazza sulla scogliera dedicata in parte ai clienti del porto ma anche ai giornalieri". Un ambiente elegante, distanziato, avvolto dalla musica e dalla brezza delle onde raggiungibili con lo scivolo posizionato sulla pedana in legno (rimovibile in inverno) in fase di costruzione. "L’accoglienza è fondamentale – prosegue Cacciatori – ma evidentemente non tutti sembrano comprendere questo passaggio fondamentale che può differenziare Bocca di Magra da altre località turistiche sicuramente molto più conosciute ma che dal punto di vista naturalistico e ambientale non hanno nulla in più di Bocca di Magra". Un progetto pronto alla stagione a differenza del porticciolo che invece viaggia sempre a metà servizio.
"C’è ancora una parte del porto inagibile – spiega Manolo Cacciatori – ma i lavori spettano al Comune di Ameglia in quanto proprietario della struttura. Noi dobbiamo occuparci dell’aspetto ordinario e migliorativo ma determinati interventi invece sono di competenza dei proprietari. Bisogna innanzittutto dragare il fondale perchè ci sono tratti nei quali nessuna barca può entrare e poi sistemare l’impianto di illuminazione. Non esiste un porto senza luci così come le colonnine dei servizi devono essere adeguate. Insomma ci sono tanti interventi aggiuntivi oltre a quello che ho già messo in atto. C’è anche una passerella ancora transennata e forse pericolante che impedisce l’utilizzo di alcune postazioni. Insomma il porticciolo lavora con numeri molto ridotti rispetto a quelli previsti di circa 223 posti barca e, se pensiamo che 100 posti poi spettino ai residenti si fa presto a fare un conto di quanto sia in realtà l’introito".
Massimo Merluzzi